giovedì 16 febbraio 2012

DON ALFONSO 1890 – IL LIBRO



L'occasione era di quelle ghiotte (in tutti i sensi): la possibilità di incontrare un mito. Un emblema, più che un semplice chef. L'uomo che ha elevato la cucina mediterranea al rango di arte.
Non è facile trovare definizioni che non siano già state utilizzate per descrivere Alfonso Iaccarino. Per tutti, Don Alfonso. Patròn e anima del ristorante Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui due Golfi - da sempre sinonimo di eccellenza gastronomica - lo chef ha creato un gruppo di lavoro esemplare e vincente insieme alla sua famiglia: l'instancabile moglie Livia e i figli Ernesto e Mario.
Pertanto quando ieri c'è stata la presentazione del libro Don Alfonso 1890 presso la libreria Feltrinelli di Napoli, ero seduta in prima fila!


Erano presenti all'evento la giornalista Licia Granello, autrice del volume; Lucio D'Alessandro, rettore dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, e, ovviamente, i due coniugi Iaccarino.


Nel corso dell'incontro i relatori hanno ripetuto più volte che la famiglia Iaccarino rappresenta una gloria nazionale culturale, oltre che gastronomica, e che costituisce un vero e proprio modello di successo.
La storia della nascita del ristorante è per certi versi già nota. Livia e Alfonso hanno scelto di non seguire le rispettive attività di famiglia (commercio e settore alberghiero) per dedicarsi al loro sogno: aprire un ristorante che proponesse i prodotti della loro terra, puntando tutto sulla qualità degli ingredienti e sulla dieta mediterranea.
La loro avventura è iniziata nel 1973, e da allora hanno raggiunto altri traguardi: la creazione di una scuola di cucina presso la sede storica di Sant’Agata sui due Golfi, e l'apertura di altri due ristoranti, a Marrakech e a Macao.
Licia Granello ha sottolineato che il caso del Don Alfonso è emblematico; rappresenta un fenomeno di imprenditoria internazionale, l'esportazione di "alto artigianato" italiano, che funziona benissimo all'estero. Un importantissimo esempio di diffusione culturale del cibo italiano nel mondo.
Alfonso Iaccarino ha precisato che il suo obiettivo non è mai stato quello di fare soldi, ma cercare di diffondere l'amore per la qualità e per il mangiare sano. Avrebbe potuto scegliere di vivere ovunque, ma è rimasto a Sant’Agata sui due Golfi per la qualità della vita. Ed è proprio secondo la sua filosofia che al ristorante vengono proposti solo prodotti biologici, coltivati nella sua tenuta e assolutamente privi di sostanze chimiche.
La decisione di aprire in Asia è stata presa soprattutto grazie alla fiducia riposta nell'imprenditore che li ha cercati e contattati, e nel progetto di qualità che è stato loro proposto.
L'80% delle materie prime dei locali all'estero arriva dall'Italia; inoltre, a Marrakech vengono coltivati anche alcuni prodotti in un giardino biologico.
Livia Iaccarino ha evidenziato che è proprio facendo eccellenza che si creano posti di lavoro. Lei e il marito avrebbero potuto scegliere di avere un piccolo locale a gestione familiare e garantirsi comunque la sussistenza, invece con i loro progetti hanno dato lavoro a tante persone e hanno contribuito alla ricchezza del loro paese.


Per quanto concerne il libro Don Alfonso 1890, l'autrice ha raccontato di aver trascorso un anno insieme alla famiglia Iaccarino. Ha intervistato i quattro componenti separatamente e li ha fatti esprimere in libertà. I due figli Ernesto e Mario sono parte integrante del sistema, e non sono da considerarsi dei semplici subalterni rispetto ai genitori.
Ogni membro ha parlato delle proprie ricette del cuore, intese come “memorie di palato”. Oltre a ciò, nel libro ci sono anche le ricette del ristorante.

Livia e Alfonso Iaccarino

Al termine della presentazione i coniugi Iaccarino hanno risposto ad alcune curiosità del pubblico presente in sala, quindi c'è stata la degustazione dei vini dell'azienda Villa Matilde.
Speriamo di incontrare nuovamente Don Alfonso, magari direttamente a Sant’Agata sui due Golfi!


2 commenti:

  1. mi hai incuriosito parecchio, circa il libro con la tua recensione!

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    1. È un bel volume corposo e riccamente illustrato, credo che possa piacere molto agli amanti della buona tavola ;-)

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