Grandissimi
nomi, grandissimi piatti e grandissimi prodotti per l’edizione 2013 de Le
Strade della Mozzarella, la tre giorni di eventi dedicata alla Mozzarella
di Bufala Campana Dop ideata da Barbara Guerra e Albert Sapere.
Una manifestazione che si svolge nella splendida struttura del neostellato Le
Trabe nel cuore del Cilento, uno dei territori d’origine della
mozzarella Dop. Ed è stato proprio “Il Territorio si fa sistema” il tema di
quest’anno: fare rete e condividere l’impegno per la valorizzazione dello
straordinario patrimonio di tipicità che possiede l’Italia.
La
kermesse è organizzata con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di
Bufala Campana DOP in collaborazione con il Consorzio di
Tutela del Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino, affiancati
da partner quali Acqua Ferrarelle, Molino Quaglia,
Pastificio Leonessa, Azienda Agricola San Salvatore
1988 e AICIG (Associazione Italiana dei Consorzi ad
Indicazione Geografica).
La Mozzarella di Bufala Campana Dop è stata reinterpretata ed esaltata
dai tanti chef che si sono alternati nei vari laboratori, diventando
protagonista di piatti squisiti e sorprendenti.
Ad aprire la
rassegna lunedì 6 maggio, il tristellato Massimo
Bottura, che si è presentato con ammirevole modestia al pubblico dichiarando
semplicemente “Sono un cuoco italiano”.
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Enzo Vizzari e Massimo Bottura |
Lo chef modenese ha proposto due
piatti. Il primo, “Riso e latte”, un ritorno a un piatto dell’infanzia per
toccare le corde della memoria e delle emozioni, preparato con riso Acquerello
cotto in un “brodo” composto da liquido di torchiatura di mozzarella e provola
affumicata, aromatizzato con vaniglia, pepe nero, gemma tostata (fiore del
riso), polvere di limone, ed infine mantecato con mascarpone miscelato con un
po’ di siero.
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Massimo Bottura - Riso e Latte |
Subito dopo, “Italia”, una tavolozza di materie prime italiane per
viaggiare con il palato, messe insieme in modo assolutamente non casuale, da
mangiare boccone dopo boccone, senza mescolare. Alla spuma di ricotta acidificata
e alla ricottina d’alpeggio leggermente affumicata sono stati affiancati tanti
ingredienti di diversi sapori e consistenze, dal salato al dolce, dal candito
al tostato.
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Massimo Bottura - Italia |
A
seguire, il siciliano Ciccio Sultano,
con la sua “doppia bufala”: quella della mozzarella e quella dell’illusione data
dagli altri ingredienti (pomodoro ristretto, pesto di basilico, pane croccante)
utilizzati per ricreare una pizza che in realtà non c’è. Il nome del suo
piatto, “Insalata di mare su finta pizza”.
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Ciccio Sultano e Luciano Pignataro |
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Ciccio Sultano - Insalata di mare su finta pizza |
Terzo a
comparire,
Antonino Cannavacciuolo.
Lo chef vicano trapiantato in Piemonte ha dapprima presentato un piatto fatto
con mozzarella “di recupero” (ovvero vecchia di un paio di giorni) sciolta al
microonde e ricomposta intorno a un’ostrica, adagiata su una salsa di cetriolo
e yogurt di bufala ed infine guarnita con caviale ed erba cipollina (nome: “L’ostrica
nella perla”).
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Paolo Marchi e Antonino Cannavacciuolo |
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Antonino Cannavacciuolo - L'ostrica nella perla |
Ha poi dedicato un omaggio a un piatto tipico della sua terra
d’adozione, il Vitello tonnato, trasformandolo in Tonno vitellato: cubo di
tonno crudo e vitello sotto forma di salsa, ingentilito da maionese
all’acciuga.
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Antonino Cannavacciuolo - Tonno vitellato |
Ed ecco quindi il
turno di Ilario Vinciguerra, altro
campano operante al nord. Per tale ragione, il suo piatto è stato chiamato
“Norvegia-Paestum via Gallarate solo andata”: filetto di baccalà dissalato in
acqua ferma e massaggiato due volte con olio extravergine d’oliva a 42°,
accompagnato da riso stracotto e soffiato in olio extravergine d’oliva a 160°
e, tutt’intorno, latte di provola al microonde e pomodori secchi.
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Luigi Cremona e Ilario Vinciguerra |
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Ilario Vinciguerra - Norvegia-Paestum via Gallarate solo andata |
Successivamente,
parola a Fabio Pisani, chef pugliese
in forza presso il ristorante milanese “Il luogo di Aimo e Nadia”. Per restare
in tema col piatto più famoso della cucina lombarda, il risotto, ne ha proposto
una versione estiva con richiami al cavallo di battaglia del locale meneghino,
gli Spaghetti al Cipollotto. E dunque, un risotto preparato con grande perizia
tecnica, senza soffritto e col cipollotto cotto a parte, mantecato con
la stracciatella di bufala e
condito con capperi
di Pantelleria, origano di Vendicari e scampi leggermente marinati.
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Fabio Pisani |
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Fabio Pisani - Risotto estivo con scampi marinati |
La seconda proposta è stata invece un piatto caldo-freddo
vegetariano molto ricco di sapori.
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Fabio Pisani - Caldo-freddo vegetariano |
Anche
il napoletano Francesco Sposito si è
appellato a un piatto della tradizione e all’utilizzo di mozzarella di
“recupero”, proponendo una versione rivisitata del carciofo arrostito, senza però
adoperare la brace e ricavando l’odore dell’affumicatura bruciando del carbone
con il cannello.
Il
carciofo è stato farcito con crema inglese salata alla mozzarella e una polpettina cruda di
capocollo di maiale, rivestito da un velo di lardo e accompagnato da tocchetti
di mozzarella.
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Paolo Marchi e Francesco Sposito |
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Francesco Sposito - Carciofo arrostito |
Ultimo intervento
della prima giornata, quello di Cristina
Bowerman. La chef ama utilizzare gli ingredienti interamente, pertanto i
due piatti che ha proposto sono stati realizzati seguendo questa filosofia: un
risotto cotto nel siero di mozzarella di bufala, impiattato su una base di
mozzarella, e un dessert, “Zuppetta di espresso alla bufala” composto da
formaggio di latte di bufala e latte condensato di bufala
autoprodotti, mandorle sabbiate, gelatina di espresso e
gelato al Baileys Irish Cream.
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Fiammetta Fadda e Cristina Bowerman |
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Cristina Bowerman - Risotto alla mozzarella di bufala |
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Cristina Bowerman - Zuppetta di espresso alla bufala |
Cuochi, pizzaioli, consorzi, aziende
vinicole: i grandi protagonisti dell’agroalimentare riuniti tutti insieme per
una manifestazione unica.
Come ha ricordato Enzo Vizzari in apertura dei lavori, il
senso de Le Strade della Mozzarella non è assaggiare dei piatti, ma promuovere
i prodotti italiani. Con la speranza di veder nascere tante altre “Strade” ad
essi dedicati.
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Manuel Lombardi |
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Conciato romano |
Il resoconto dell’edizione 2012
qui
Quanto avrei voluto esserci....mille contrattempi, impegni e ostacoli mi hanno trattenuta!!!!
RispondiEliminaGrazie per il bellissimo reportage, mi sono immedesimata inebriandomi di quei profumi del cibo e della natura........
Peccato non averti incontrata, ma sono contenta che tu abbia gradito almeno il resoconto :-))
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