giovedì 27 giugno 2013

DA CONCETTINA AI TRE SANTI – PIZZERIA OLIVA NEL CUORE DEL RIONE SANITÀ



Accumulare esperienza sul campo, imparare, conoscere tante realtà, scoprire continuamente cose nuove e poterle condividere… Sono soltanto alcuni degli aspetti che rendono bella l’attività di blogger. Ed è con vero piacere che mi accingo a raccontare l’ultima delle mie incursioni.
Stavolta il mio “sporco lavoro” mi ha portata nel cuore di uno dei rioni più animati della mia città, la Sanità. Un quartiere popolare che è stato fonte d’ispirazione per canzoni, cinema, teatro (citato anche dal maestro Eduardo De Filippo), e che ha dato i natali al grande Totò.
Qui dal 1951 è attiva la pizzeria “Da Concettina ai Tre Santi” della famiglia Oliva, il cui nome deriva dal fatto che sorge accanto all’edicola votiva dedicata ai Santi Anna, Alfonso Maria de’ Liguori e Vincenzo Ferreri.

Edicola votiva dedicata ai Tre Santi
Il forno a legna
Interno pizzeria
Interno pizzeria
 
Mercoledì 26 giugno gli Oliva hanno presentato alla stampa alcune delle loro nuove proposte, organizzando una giornata ricca di eventi ideati in collaborazione con gli esperti di comunicazione Monica Piscitelli e Antonio Puzzi.
La sede storica della pizzeria è stata protagonista del lancio di un nuovo menu, la “Pizzologia”: una rosa di 7 pizze – omaggio alla città di Napoli – per le quali sono stati scelti ingredienti di altissima qualità delle migliori aziende campane.
Per testare la bontà dell’offerta, sotto i nostri denti sono finite due tipologie di Montanare fritte (classica e con Pomodoro cuore di bue, cipolla di Tropea, olio extravergine d’oliva Dop e Parmigiano Reggiano), una Margherita condita con l’eccellente mozzarella di bufala Dop del Caseificio Il Casolare, la pizza Cetara (con olive nere caiazzane, capperi bio e filetti di alici di Cetara) e la sorprendente Costiera con fior di latte, limone di Sorrento Igp, pepe e olio extravergine d’oliva  della Penisola Sorrentina Dop. Buono l’impasto con 12 ore di lievitazione, realizzato dal titolare Antonio Oliva.

Salvatore Oliva
 
Antonio e Salvatore Oliva
Montanare fritte
Monanare estive con cipolla di Tropea
Margherita
Cetara
Costiera
 
Tutti campani anche gli abbinamenti brassicoli proposti: le birre artigianali SerroCroce di Monteverde (Avellino), Maltovivo di Ponte (Benevento) e Birrificio Irpino di Manocalzati (Avellino).

 
 
È stato il giovane Ciro Oliva, figlio di Antonio ed erede di quarta generazione della famiglia, a intrattenere il pubblico e ad illustrare l’intero progetto di rinnovamento. Pizzaiolo ufficiale della casa è Salvatore Oliva, mentre al forno opera Ciro Pellecchia.

Antonio Puzzi e Ciro Oliva
Salvatore Oliva, Ciro Oliva, Antonio Oliva, Ciro Pellecchia

D’obbligo ricordare che la pizzeria propone anche pizze senza glutine.
Nell’occasione è stato presentato anche il nuovo locale destinato all’asporto e alla friggitoria, dove lavorano i pizzaioli Luigi Oliva e Alessandro Persico.

Alessandro Persico
 
Qui è stata istituzionalizzata una prassi già in uso da tempo, la “Pizza sospesa”, ovvero la possibilità di lasciare un contributo per offrire una pizza a chi non può permettersela. Il primo donatore d’eccezione è stato l’attore partenopeo Francesco Paolantoni, ospite dell’evento inaugurale.

Antonio Puzzi e Francesco Paolantoni
 

La giornata è proseguita con la visita alle Catacombe di San Gaudioso e con uno spettacolo di musica e voci di Napoli.
Una bella iniziativa a tutto campo per far conoscere realtà spesso sottovalutate, spesso sopraffatte dai pregiudizi, ma che invece hanno tanto da offrire.


Da Concettina ai Tre Santi – Pizzeria Oliva
Via Arena alla Sanità, 7 bis - Napoli
tel. 081/290037

martedì 25 giugno 2013

BLACK BURGER HAMBURGERIA



Non sono una gran carnivora, e neanche più una gran frequentatrice di pub, questi ultimi troppo spesso carenti in quanto a qualità del cibo seppur molto attenti alla selezione delle bevande.
Ogni tanto, però, può capitare di scoprire qualcosa di sorprendentemente nuovo, come questa birreria-hamburgeria di recente apertura a Frattamaggiore, nelle immediate prossimità di Napoli.
Partiamo dall’ingrediente fondamentale, la carne. L’offerta è ampia, di prodotti assolutamente freschi e di livello notevole: si va dal bovino marchigiano al suino di razza casertana, ai polli campani allevati a terra. E poco importa che siano proposti sotto forma di hamburger, bistecche, cotolette o kebab, ciò che conta è la materia prima, selezionata e certificata. Non mancano neanche le taglie per grandi appetiti!
Non meno rilevante la scelta del pane, a lievitazione naturale, e dei contorni, tra i quali le chips che - una volta tanto - non arrivano dritte dal congelatore.

 

Dolci e semifreddi sono del maestro pasticcere vesuviano Pasquale Marigliano.

 
Discreto anche se perfettibile l’assortimento di birre, composto da una selezione internazionale con qualche picco al di sopra della media che si trova abitualmente in giro.

 
L’ambiente stile rock nei colori rosso e nero è giovane e vivace; al servizio ai tavoli vigila Ilaria, titolare del locale insieme al marito Giuseppe che sta dietro ai fornelli.
Una curiosità: sulla prima pagina del menu sono riportate alcune recensioni di giornalisti e bloggers, chissà che un domani non possa trovare un posticino anche il nostro All’assaggio… ;-)



Black Burger
Via Vittorio Emanuele III, 167 – Frattamaggiore, Napoli
tel. 339/3525163

giovedì 20 giugno 2013

A TUTTO FRITTO!!!




Ah, la frittura! Una tecnica di cottura molto cara ai partenopei ma imprescindibile anche per gran parte dei cibi di strada dell’intera penisola.
Un grasso bollente (in tempi passati lo strutto, oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, l’olio di semi), una preparazione panata o pastellata e via con la ramina!
Non stupisce pertanto che il tema scelto per l’evento di apertura della Summer Season del Quartum Store sia stato proprio il fritto, nelle sue più gustose declinazioni.

Quartum Store

A cimentarsi in questa difficile arte, nella serata di mercoledì 19 giugno ideata da Laura Gambacorta e Giustino Catalano, due friggitori d’eccellenza: Attilio Bachetti della pizzeria “Da Attilio” alla Pignasecca e Salvatore Di Matteo dell’omonima pizzeria in via Tribunali, entrambe a Napoli.
Di Matteo (recentemente protagonista di una trasmissione televisiva dedicata appunto allo Street Food) ha aperto le danze con i classici del cuoppo napoletano: zeppole, panzarotti, arancini e melanzane fritte.

Salvatore Di Matteo
Melanzane fritte
Panzarotti

Lo ha seguito a ruota Bachetti (avvalendosi, come asso nella manica, della collaborazione del bravissimo figlio Mario) con una versione estiva della tradizionale montanara, per la quale ha utilizzato il pomodoro fresco. 

Mario e Attilio Bachetti
Mario Bachetti
Attilio Bachetti
 
Montanare con pomodoro fresco, fiordilatte e basilico

Con queste delizie iniziali è stato proposto un abbinamento consolidato e vincente, le bollicine: Asprinio Spumante Brut V.S.Q. delle Cantine Di Criscio, dal potere sgrassante e dall’acidità rinfrescante.
 

A seguire, due tipologie di pizze fritte ripiene: con ricotta, provola e cicoli per Salvatore Di Matteo, e con scarola, provola, olive nere, alici e capperi per Attilio Bachetti.
 
 
 
 

Inusuale l’abbinamento: Campania Aglianico IGT Barrique, dall’alto contenuto di tannini.

 
A far da intermezzo alle portate, gli interventi dei protagonisti e gli aneddoti raccontati da un’ospite d’onore, il presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana Antonio Pace.
Non guasta mai ricordare quali sono le caratteristiche distintive della vera pizza napoletana: utilizzo di farine di media forza e di lievito di birra, lievitazione lunga, stesura dell’impasto a mano e cottura in forno a legna. E, preferibilmente, un filo d’olio extravergine d’oliva come condimento. Un secco “No” all’uso di grassi nell’impasto e al riposo in frigorifero. Intendiamoci, le innovazioni sono interessanti, ma il prodotto finale che si ottiene è un’altra cosa!

Giustino Catalano, Laura Gambacorta, Salvatore Di Matteo, Antonio Pace e Attilio Bachetti

Anche le dolcezze finali del pasticcere Francesco D’Alena (“Nautilus” di Giugliano in Campania) sono state ovviamente in linea con il resto della serata: castagnole e graffe fritte, queste ultime però in versione alleggerita, ovvero senza patate. Una variante rispetto alla versione originale austriaca del Seicento.

Al centro: Francesco D'Alena
Castagnole
Graffe fritte

A chiudere in bellezza, i liquori della Distilleria Amato di San Giuseppe Vesuviano. I liquori dell’azienda si differenziano da quelli tradizionali grazie al particolare metodo di distillazione a bagnomaria e all’utilizzo di materie prime selezionate e freschissime. Due i distillati proposti per l’occasione: una grappa barricata (da vinacce di Falanghina del Sannio) e un distillato di bucce di limoni, da non confondere con il limoncello!

Distilleria Amato

Il prossimo appuntamento della stagione è per il 23 luglio; i dettagli, come sempre, nella rubrica “Eventi golosi del mese” del blog All’assaggio!



Quartum Store – Cantine Di Criscio
Via Giorgio De Falco, 5/A – Quarto, Napoli
tel. 081/8765942
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