giovedì 31 ottobre 2013

ANTONINO CANNAVACCIUOLO PRESENTA “IN CUCINA COMANDO IO”



Bagno di folla per la presentazione del libro “In cucina comando io" di Antonino Cannavacciuolo presso lo store Coin di Napoli. Lo chef vicano si è concesso alle domande del giornalista Francesco Aiello e alle curiosità del pubblico nel pomeriggio di mercoledì 30 ottobre.
Cannavacciuolo, classe 1975, insignito di prestigiosi riconoscimenti (3 forchette guida Gambero Rosso, 3 cappelli guida L'Espresso, 2 stelle Michelin) per il suo Ristorante Hotel Villa Crespi sul lago d’Orta, ha raccolto nel libro ricette e storie di vita.
Tra le curiosità raccontate agli intervenuti, il primo ricordo gastronomico (il ragù della domenica!) e il primo piatto preparato, una torta caprese, all’età di 13 anni.
Il mastodontico chef ha inoltre dispensato consigli ai tanti giovani presenti desiderosi di intraprendere una carriera nel mondo della ristorazione: avere la valigia sempre pronta, essere preparati a guadagnare poco all’inizio, offrire una cucina personalizzata ma guardando sempre alla tradizione, farsi guidare dagli ingredienti e procedere per sottrazione nella realizzazione dei propri piatti.
Qualche immagine dell’incontro:

Francesco Aiello e Antonino Cannavacciuolo

mercoledì 30 ottobre 2013

THIS IS NOT AMERICA



Arrosticini e caldarroste in una serata autunnale? Yes please! O meglio, “Sì grazie”, perché la serata che ha visto come protagonisti gli arrosticini abruzzesi e le castagne cotti al barbecue ha avuto come titolo “This is not America”. Il barbecue - metodo di cottura (nonché strumento) molto diffuso negli Stati Uniti - è la passione degli scatenati grillers Campania Barbecue Friends, ma i prodotti da cuocere scelti per l’appuntamento sono rigorosamente italiani.


Location dell’evento, Bir Sciò, luogo d’incontro per la diffusione della cultura brassicola e non solo. I due “osti della malora” Mena D’Avino e Luca Mauriello hanno scelto come abbinamento alle golosità proposte una birra alle castagne, la Bastarda Rossa del Birrificio Amiata.

 
Grandissimo il riscontro del pubblico: 450 arrosticini e 8 kg di castagne spazzolati, in una allegra serata dal clima di calda convivialità.

 
Per pudore, non posso rivelare con precisione in quale misura le mie mandibole e il mio stomaco abbiano contribuito al rastrellamento dei viveri… mi limito soltanto a dire che il mio apporto è stato fondamentale :-D




Bir Sciò
Corso Italia, 233 – Quarto, Napoli
tel. 081/19252970

ALLA SCOPERTA DEL PU-ERH



Un tè particolare, il Pu-erh. Una varietà che si differenzia dalle altre per processo produttivo, confezionamento e gusto. Al più caratteristico dei tè cinesi è stato dedicato un incontro tematico il 26 ottobre a Napoli, ideato dal Tea Shop partenopeo Qualcosa di tè con la direzione del Tea Taster Giustino Catalano. Un ennesimo appuntamento per conoscere, degustare e confrontarsi tra appassionati, in uno speciale pomeriggio dedicato totalmente a un viaggio sensoriale.

Giustino Catalano
Giuseppe Musella, Qualcosa di tè
 
Qualche nozione di base, come la provenienza (la provincia dello Yunnan in Cina, le cui condizioni ambientali conferiscono la parte aromatica alle piante), le modalità di produzione (le foglie vengono sottoposte a fermentazione, processo - del quale esistono due differenti lavorazioni - che si applica esclusivamente a questa tipologia di tè), i diversi sistemi di confezionamento (in foglie sfuse o in mattonelle compresse, di varie forme) e le proprietà benefiche possedute, e poi via alla degustazione.
Otto i tè selezionati per avvicinarsi a questo “veicolo di emozioni”, con assaggi graduali a ritroso nel tempo, per anno di produzione.


A partire dal singolare Yue Guan Bai - primavera 2013, il cui avvizzimento delle foglie avviene alla luce della luna piena, in modo tale che l’ossidazione avvenga dal centro verso i lati e non viceversa come solitamente avviene, passando attraverso altre tipologie delle annate 2011, 2010, 2009 e 1970, fino ad arrivare a un campione del 1969! Il Pu-erh non teme l'invecchiamento.

 
Brick, Sheng 1970

Variegati i sentori percepiti: dalle note “pesciose” e acidule degli Shu fino a quelle muschiate e terrose degli Sheng.


Aromi e gusti certamente non per tutti i nasi e palati, ma da scoprire e apprezzare pian piano.
Varie tipologie di Pu-erh sono in vendita presso lo shop di via San Biagio dei Librai, insieme a tantissime teiere, tazze e accessori.

 
I corsi e gli incontri monotematici si avvicendano continuamente; seguite la pagina Facebook di Qualcosa di tè e gli Eventi golosi mensili di All’assaggio ;-)


Qualcosa di tè
Via San Biagio dei Librai, 1 - Napoli
tel. 081/5523158

martedì 29 ottobre 2013

LE GIORNATE DELLA DIETA MEDITERRANEA IN CAMPANIA



Dal 24 al 26 ottobre Napoli e Pollica hanno ospitato “Le Giornate della Dieta Mediterranea”, un evento promosso dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, dalla Camera di Commercio di Napoli con la collaborazione di Agripromos, azienda speciale dell’ente camerale partenopeo, dal Parco Nazionale del Cilento e dall’Associazione nazionale Città dell’Olio.
Tre giorni di convegni, cooking show, mini corsi di assaggio e degustazioni gratuite di prodotti tipici locali per promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco, nel 2010, Patrimonio immateriale dell’Umanità.
Un programma ricco di iniziative ideate per offrire occasioni di confronto e approfondimento tra consumatori, operatori del settore e semplici appassionati di food.
Nel Salone delle Grida della Camera di Commercio di Napoli sono stati esposti i prodotti a marchio Dop e Igp della Campania, con la presenza dei Consorzi di tutela ed una selezione di aziende campane. 

 
Menzione d’onore per il recentissimo marchio Igp conferito alla Pasta di Gragnano, il primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia.

 
Da segnalare la presenza di due corner: “Vigna Felix” dell’Enoteca regionale, per la degustazione di vini a marchio Dop e Igp campani, e “Oilbar” per la degustazione degli oli di oliva extravergine campani Dop e bio.
Nella giornata di venerdì 25, il calendario ha previsto tre interessantissime attività. Si è partiti con una lezione di “Avvicinamento all’assaggio dell’olio” a cura dello Sportello Olio della Facoltà di Agraria (Università degli Studi “Federico II” di Napoli). La dottoressa Maria Luisa Ambrosino, esperta assaggiatrice di oli vergini e presidente dell’ASA - Analisti Sensoriali Associati, ha guidato i presenti alla scoperta dell’olio d’oliva, illustrando la tecnica dell’assaggio (vicina a quella professionale adottata in sala Panel).
Ricordiamo che assaggiare l’olio tal quale è l’unico modo per capirne il gusto e l’intensità, e quindi per deciderne l’utilizzo e gli abbinamenti gastronomici.

Maria Luisa Ambrosino

Si comincia con la valutazione olfattiva, per stabilire il tipo di fruttato (verde o maturo, erba o foglia) e l’intensità, e si passa poi alla valutazione gustativa; le sensazioni di amaro e piccante sono un indicatore di qualità dell’olio, non un difetto!


L’olio extravergine di oliva è un ingrediente di fondamentale importanza, posizionato al centro della Piramide della Dieta Mediterranea (rappresentazione delle proporzioni e delle frequenze di consumo dei cibi per uno stile di vita equilibrato). Gli oli campani sono ottimi, la regione annovera 5 Dop, pertanto sono in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza.

Oli campani Dop

Successivamente, ha avuto luogo lo show cooking di Lino Scarallo, chef stellato del ristorante Palazzo Petrucci di Napoli. 

Lino Scarallo
 
Supportato dalla giornalista Laura Gambacorta, Scarallo ha preparato e spiegato tre ricette ispirate alla Dieta Mediterranea. Il primo piatto, “Focaccia alle alghe con mozzarella di bufala, gamberi rossi di Mazara del Vallo ed emulsione di code di gamberi”, ha riproposto l’accostamento tra crostacei e mozzarella già presente nel suo cavallo di battaglia, ovvero la Lasagnetta di mozzarella di bufala e crudo di gamberi (resoconto qui). A questo piatto, l’Associazione Sommelier Italiani sezione di Napoli ha suggerito di abbinare delle bollicine metodo classico del Sud. 
 
Laura Gambacorta e Lino Scarallo
Mozzarella di Bufala Campana Dop - Caseificio Delle Rose
Focaccia alle alghe con mozzarella di bufala e gamberi

Anche la seconda ricetta ha visto l’utilizzo di prodotti prettamente mediterranei: Alici fritte farcite con mozzarella di bufala su zuppetta di pomodorini del piennolo del Vesuvio, alla quale è stato abbinato un Piedirosso dei Campi Flegrei, la cui struttura non sovrasta il piatto e la cui acidità pulisce la bocca dalla frittura.

Alici fritte farcite su zuppetta di pomodorini del piennolo
 
Terzo piatto, Timballo di Corvina marinata a secco con farcia di scarole, pinoli e uvetta su crema di fagioli cannellini, guarnito con peperoni cruschi e puntarelle. In abbinamento a questa preparazione, dalla spiccata tendenza dolce, un Fiano del Taburno, vino con un buon bouquet. 

Timballo di Corvina con scarole su crema di cannellini
 
Il consiglio finale di Scarallo, al pari di quello della dottoressa Ambrosino, è stato di non fare economia a tavola: i soldi spesi per i prodotti di qualità sono un investimento sulla nostra salute.
La terza e ultima attività della giornata è stata un mini-corso di “Avvicinamento all’assaggio del vino” a cura dell’AIS Napoli. Il sommelier Franco De Luca ha illustrato la tecnica di degustazione Ais, composta da esame visivo (atto a valutare limpidezza, colore e consistenza), esame olfattivo (volto a valutare intensità del profumo e complessità) ed esame gustativo (per valutare le componenti di morbidezza e di durezza). In sostanza, le tre fasi della degustazione devono essere coerenti tra di loro; le coerenze sono un indicatore di qualità del vino e fanno sì che non stanchi ad assaggi successivi. 

Franco De Luca
 
La qualità in un vino è determinata dal tipo di uva utilizzato e dalla lavorazione, che, se ben eseguita, consente di conservarne la ricchezza di profumi.
La Piramide Alimentare Mediterranea consente il consumo di vino, con moderazione e secondo le abitudini sociali.
Siamo quello che mangiamo. Chi si ama, segua la Dieta Mediterranea.
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