lunedì 28 maggio 2012

SLOW FOOD DAY AD ALVIGNANO



Sabato 26 maggio si è svolto in tutta Italia lo Slow Food Day, il grande evento promosso da Slow Food per condividere i valori del “buono, pulito e giusto”. Una giornata di festa che ha incluso degustazioni, laboratori educativi, distribuzione di materiale divulgativo e tesseramento all’Associazione ad un prezzo speciale.
Tra le tantissime iniziative organizzate nella mia regione – la Campania – ho scelto di prendere parte a quelle proposte dal comune di Alvignano, approfittando dell’occasione per ritrovare la cordiale accoglienza della famiglia Rossi. La pizzeria Élite (di cui si parla qui) è stata infatti la sede della presentazione del libro Sex & the Cake e di due interessantissimi Laboratori del gusto. Purtroppo le avverse condizioni meteo hanno reso necessario rinviare ad altra data una parte delle iniziative programmate.
Il programma ha avuto inizio alle 17 alla presenza del presidente della Pro Loco Alvignanese Cesare Ianniello, del fiduciario della Condotta Slow Food Volturno Nicola Sorbo, del giornalista Vincenzo Corniello, della rappresentante della Condotta Slow Food Valle Telesina Gianna De Lucia, della cake designer Claudia Deb e del padrone di casa Pasqualino Rossi

Gianna De Lucia, Pasqualino Rossi, Claudia Deb, Vincenzo Corniello, Cesare Ianniello e Nicola Sorbo
 
Nicola Sorbo ha sottolineato che Slow Food non sceglie a caso i propri interlocutori, e che c’è grande interesse da parte dell’amministrazione comunale e della Pro Loco di Alvignano per le attività dell’Associazione.
Uno degli obiettivi di Slow Food è quello di arrivare a costruire sul territorio un Mercato della Terra, dove ci sia vendita diretta da parte di contadini di soli prodotti locali e di stagione, e che condivida i valori presenti nelle finalità dello statuto.

Nicola Sorbo
 
L’avvocato Ianniello ha segnalato inoltre le varie iniziative future della Pro Loco Alvignanese per la promozione del territorio.
Il raccordo tra lo Slow Food Day e la presentazione del libro Sex & the Cake (del quale avevamo parlato qui) è stato rappresentato da Gianna De Lucia, in quanto fiduciaria di Condotta e amica personale di Claudia Deb. La De Lucia ha commentato che il lavoro della cake designer aggiunge una quarta connotazione ai tre valori proposti da Slow Food, e cioè il Bello. 

Gianna De Lucia e Claudia Deb
 
Il cake design è l’arte di rendere bello il buono, ha specificato Claudia Deb, la quale, pur utilizzando un’arte di matrice anglosassone, ha scelto però di rimanere sulla tradizione dolciaria italiana.
Dopo aver illustrato il romanzo (scritto in collaborazione con la giornalista Irene Vella), la Deb ha eseguito una dimostrazione di sugar flower art, creando una rosa in gum paste. La cake designer ha rivelato di amare particolarmente i fiori, che secondo il suo parere sono la decorazione per eccellenza.


A tutti i presenti sono stati distribuiti dei biscotti a forma di pizza realizzati con pasta frolla e glassa reale, ideati appositamente per la serata. 

 
Successivamente, hanno avuto luogo i due laboratori di degustazione, guidati da Giancarlo Russo, fiduciario della Condotta Slow Food Casentino e docente Master of Food. 

Giancarlo Russo
 
Il primo laboratorio ha avuto come tema Salami & Salumi di Terra di Lavoro, e ha visto la partecipazione di tre aziende del casertano: l’Azienda Agricola Quercete di San Potito Sannitico, che ha presentato quattro dei suoi prodotti a base di maiale di razza autoctona casertana (salsiccia al finocchietto, capocollo, pancetta speziata e soppressata); l’Azienda Agrituristica Masseria dei Trianelli di Ruviano, con la “salsiccia pezzente” (un salume “povero” preparato con le carni meno pregiate del maiale e frattaglie) e la soppressata Caialifana (da Caiazzo + Alife), e l’Agriturismo Marinella di Pontelatone che è intervenuto con cinque tipologie di salumi di maiale casertano (salsiccia da intera carcassa del suino conservata sotto sugna, soppressata, salsiccia al finocchietto, lonza e salame tipo Napoli affumicato). Giancarlo Russo ha spiegato fin nei minimi dettagli come utilizzare al meglio i cinque sensi durante la degustazione e quali sono le caratteristiche che un salume equilibrato e ben realizzato deve avere. 

Azienda Agricola Quercete
Luciano Di Meo della Masseria dei Trianelli
Luigi Scirocco dell'Agriturismo Marinella

Al secondo laboratorio, Formaggi del Medio Volturno, hanno partecipato altri tre produttori, per un totale di cinque formaggi e ben quattro tipi di latte diverso.


Non poteva sicuramente mancare la mozzarella di bufala, proposta dal Caseificio Il Casolare di Alvignano.

Mimmo La Vecchia del caseificio Il Casolare

Gli altri prodotti sono stati invece decisamente più inusuali. Giuseppe Iaconelli dell’azienda Optimum Sancti Petri di San Pietro Infine ha presentato una formaggetta giovane (circa un mese di stagionatura) a crosta fiorita di latte misto caprino e ovino, un caciocavallo di latte vaccino e una sua personale elaborazione del caso peruto, fatto interamente con latte di pecora e per la cui concia ha utilizzato olio, timo, foglie di noce e distillato di nocillo.

Giuseppe Iaconelli dell'azienda Optimum Sancti Petri
 
L’ultimo formaggio degustato è stato il conciato romano (se ne parla qui) dell’Azienda Agrituristica Le Campestre di Castel di Sasso, unico Presidio Slow Food della provincia di Caserta. Un formaggio davvero “potente”, tanto da dover essere utilizzato a mo’ di tartufo, grattugiato sulla pasta o sulla pizza (diverse pizzerie lo utilizzano nel proprio menu, tra le quali Pepe di Caiazzo, Gino Sorbillo di Napoli, Salvo di San Giorgio a Cremano e la pizzeria Élite stessa), o da consumare a fine pasto come dessert nobile.

Il conciato romano stagionato sette mesi
Liliana Lombardi dell'Azienda Agrituristica Le Campestre

Anche in questo caso, Giancarlo Russo ha fornito chiarimenti preziosissimi, esponendo tra le altre cose la differenza tra i processi di pastorizzazione, termizzazione e produzione a latte crudo.
Presente alla serata anche il giovane allevatore ovicaprino Carmine Bonacci di Giano Vetusto, che sta compiendo un percorso formativo come produttore caseario.

Carmine Bonacci

Ad accompagnare entrambi i laboratori, il Pallagrello bianco de Il Casolare diVino


Al termine delle degustazioni, ogni partecipante ha versato un contributo libero da devolvere per il finanziamento del progetto “1000 orti in Africa”.
La serata non poteva che concludersi con una pizza di Pasqualino e una Cubulteria!
Ancora una volta, desidero ringraziare la famiglia Rossi al completo, con l’augurio di continuare sempre su questa strada. E un ringraziamento a tutti i produttori dell'area casertana, che mi hanno consentito di conoscere delle realtà straordinarie.


Riferimenti utili:
 
Azienda Agricola Quercete
Via Provinciale – San Potito Sannitico, Caserta
tel. 0823/913881

Azienda Agrituristica Masseria dei Trianelli
‪Via Forgioni, 3 – Ruviano, Caserta
tel. 0823/860091

Agriturismo Marinella
Via Ponte Pellegrino – Pontelatone, Caserta
tel. 0823/659180

Caseificio Il Casolare
Via Olivella, 12 – Alvignano, Caserta
tel. 0823/610906

Caseificio Optimum Sancti Petri
Via Veccere – San Pietro Infine, Caserta
cell. 333/3915367

Azienda Agrituristica Le Campestre
Via Buonomini – Castel di Sasso, Caserta
tel. 0823/878277

Il Casolare diVino
Via Regina – Alvignano, Caserta
tel. 0823/869932

1 commento:

  1. Avrei voluto esserci anche io ma per lavoro non sono riuscita ad organizzarmi.
    Grazie per questo reportage dettagliato

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...