Stavolta
segnaliamo due nuove idee imprenditoriali campane accomunate “nel nome del
pane”, che per molti versi sembrano orientate verso dei concept di stampo
europeo o d’oltreoceano.
Sulla prima ci
eravamo soffermati brevemente qui, ma molte cose sono cambiate da allora, in
primis la location. Infatti, dopo 4 anni di permanenza all’interno del Centro
Commerciale Campania di Marcianise, a novembre 2014 16
Libbre si è spostato a Napoli, e precisamente a Via
Imbriani, in quell’animata zona di Chiaia ad alto tasso di shopping e punti di
ritrovo per giovani.
La mission è
chiara: “Diamo peso al pane”. Il menu racconta lo spunto storico al quale è
ispirato il nome del locale, ovvero l’Editto Reale del 1868 che stabilì
definitivamente il costo e il peso standard del singolo pezzo di pane in Italia
(20 centesimi per 16
libbre).
E quindi, il
pane, vero principe della gastronomia, trova qui il suo luogo d’elezione come
star assoluta: valorizzato nelle sue forme più semplici, farcito o inserito come
ingrediente di piatti; venduto al banco panetteria in tante varianti,
protagonista di proposte da mangiucchiare e finanche inserito nella versione di
crostino in una squisita pasta e patate.
16 Libbre, il banco panetteria |
16 Libbre, il banco panetteria |
La struttura è
composta dalla bakery, dove acquistare focacce e pane di ogni genere (alle
olive, al sesamo, ai cereali…) ma anche quiche e boxty (specialità irlandese, una
sorta di frittelle di patate), da portare via o da consumare in loco, e
dall’area ristorante che offre sia cucina tradizionale che vari tipi di
pagnotte imbottite, per la gioia dei paninomani a oltranza.
Un viaggio virtuale
attraverso il globo grazie a baguette, sandwich, bagel, brezel e panini morbidi
al latte, da accompagnare magari con chips fresche condite con lime e pepe e da
abbinare con una birra artigianale alla spina o in bottiglia, italiana o
estera.
Bi-baguette |
Bagel with lox (bagel con salmone affumicato) |
PanBretzel |
Chips lime e pepe |
Al tavolo arrivano sempre anche degli assaggini assortiti di pane,
imbustati in sacchetti di carta (come avviene per le patatine).
Assaggi di pane |
Per finire, i
barattolini della pasticceria-gelateria nolana Scaramurè: dolcezze fredde tutte a base
di latte Nobile dell’Appennino Campano, dai tiramisù ai tortini, fino ai
sorbetti e ai gelatini in tanti gusti.
Cassata Nobile Scaramurè |
Tiramisù al limone Scaramurè |
Sulla collina
del Vomero invece ha aperto, sempre nel novembre scorso, Capatoast, la prima toasteria take away in Italia.
Capatoast |
Un piccolo
locale solo per l’asporto che propone circa 30 varianti di toast preparati al
momento con diversi tipi di pane non industriale, prodotto ogni giorno. Fette molto
grandi e farciture di qualità: crudo di Parma, cotto di Praga, latticini dei
Monti Lattari, pomodori di Sorrento. Disponibili anche ricette “light” o dolci
con confetture e creme spalmabili di discreta fattura. Con un sovrapprezzo di 50 centesimi
si può scegliere, al posto del pane bianco, pane integrale, alle noci o dolce.
Pane alle noci |
Nonostante le dimensioni ridotte, il chiosco è confortevolmente dotato di wi fi
e di prese caricabatterie gratuite per telefoni cellulari, a disposizione di
chi attende.
Capatoast, “ostinatamente buono”
(da capa tosta, testardaggine), sta per raddoppiare a breve con una nuova sede
a Napoli centro.
16 Libbre e Capatoast: due
esempi di creatività nostrana che strizzano l’occhio ai format tematici internazionali.
Good luck!
16
Libbre
Via Vittorio Imbriani, 10 – Napoli
tel. 081/415168
Capatoast
Via Bernini, 64/b – Napoli
tel. 081/6583009
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.