La continua ricerca del perfetto
equilibrio tra metodo, tecnica, gusto e sensi: questo il mantra di Luisa Cuozzo, giovane cuciniera
partenopea che annovera un apprezzabile curriculum ai fornelli e un futuro in
ascesa nel mondo dell’enogastronomia.
È stata finalista della prima
edizione di MasterChef Italia 2011,
dove ha mancato la vittoria per un soffio, ma ha impressionato pubblico e
giudici per tenacia e abilità nelle preparazioni (anche se, confida, oggi rifarebbe
tutti i piatti in modo assolutamente diverso); da lì, è partita la grande
avventura nel campo della ristorazione, tuttora in divenire.
Ho conosciuto Luisa nel marzo
2012, durante alcune delle serate in cui si è esibita come chef, e l’ho
nuovamente incontrata a Napoli in tempi recenti per una chiacchierata a ruota
libera.
Luisa Cuozzo nel 2012 |
Racconta che l’amore per la cucina
è cresciuto insieme a lei con il trascorrere degli anni. Il legame con la
materia prima ha origini remote, poiché il padre costruiva e riparava macchinari
per la pasta.
Gli studi scientifici e la
predilezione per la chimica l’hanno spinta ad avvicinarsi in primo luogo alla
pasticceria, che rimane ancora adesso una sua grande passione. Ad essa, si è
aggiunta pian piano quella per l’arte culinaria a tutto tondo, e da qui è
arrivata l’idea di iscriversi a MasterChef nonostante la giovanissima età in
quanto fan dell’edizione australiana della trasmissione.
L’esperienza sul set le ha
regalato una notevole apertura nei confronti di ingredienti e combinazioni mai
sperimentati prima, e un forte riguardo per l’estetica dei piatti. Elementi,
questi, che l’hanno aiutata ad uscire dalla visione casalinga della cucina e a
pensare alla dimensione professionale della costruzione di piatti. Definisce il
suo stile “semplice ma concettuale”, e il rispetto per la stagionalità è sempre
al primo posto.
I piatti che preferisce preparare
sono i secondi (oltre ai dolci, naturalmente), con una propensione per il
baccalà. Detesta i semilavorati e fa tutto da sé.
Il suo intento è quello di
insegnare a mangiare bene, proponendo ingredienti di alta qualità.
Quando non armeggia tra le
pentole, ama leggere e giocare a scacchi.
La ritroveremo a breve in
qualcosa di “folle”? ;-)
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