Quando il meteo lo consente - e
di questi tempi è veramente dura - non c’è niente di meglio di un po’ di sano
relax in riva al mare. Impresa facile per dei campani “di costa” come noi, che
hanno un discreto numero di opzioni disponibili con appena qualche chilometro
d’auto.
Incuriositi da un certo
chiacchiericcio sul web e memori di più di un’esperienza gustativa appagante
per mano dello chef Giuseppe “Peppe”
Guida, siamo andati a esplorare il suo covo estivo, quello nel quale si
rintana durante i mesi di chiusura della sua Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense: lo Yacht Club Marina di Stabia, a Castellammare di Stabia.
Il ristorante è inserito in un parallelepipedo
fatto di cristallo ed acciaio, ed ha una spaziosa terrazza esterna che offre un
panorama ad ampio raggio sul golfo di Napoli e le sue isole.
Il menu non poteva che essere in
stile marinaro, blu e con un ciondolo a forma di ancora; quasi tutte di mare
anche le proposte contenute al suo interno. L’unica concessione alla carne è la
presenza della Costata di manzo alla brace.
Il nostro pranzo è stato aperto
da grissini e pani della casa realizzati con un blend di farina bianca e farina
di mais - dalla piacevole ruvidezza - e da un antipasto, Pesce azzurro, limone
e camomilla. Gusto delicato e gradevolmente agrumato per la palamita cotta al
vapore, appoggiata su polpa di patata schiacciata, e immersa in un infuso di
limone, camomilla e peperoni cruschi sbriciolati. A dare la nota croccante,
qualche foglia di scarola riccia cruda.
Pesce azzurro, limone e camomilla |
Sapevamo però che il pezzo forte
erano i primi, e così è stato infatti. Abbiamo preso due dei “piatti firma”
dello chef.
Il Mischiato delicato al sugo di
ricciola e lime, che prende il suo nome dal formato di pasta di Gragnano con
cui è realizzato, è una sorta di minestra nella quale la “carnosa” ricciola è
presente sia cruda che cotta, e a cui il lime conferisce freschezza e
aromaticità. Un piatto che ha colpito al cuore tanti appassionati dell’arte
culinaria.
Mischiato delicato al sugo di ricciola e lime |
Gli Spaghetti alle zucchine,
lungi dall’essere una banale pastasciutta, sono una delle tante interpretazioni
di una ricetta classica della penisola sorrentina, gli spaghetti
alla Nerano. Infinite le discussioni e i misteri che ruotano intorno a questo
piatto: cosa sarà mai a conferirgli la sua incredibile cremosità? La
mantecatura col burro, o con l’acqua di cottura della pasta? O forse la presenza
di una parte di zucchine frullate?
Non
saprei dire quale sia esattamente la versione dello chef Guida, ma intanto mi
sono goduta la mia abbondante e succulenta porzione!
Per il capitolo dedicato ai
secondi, una classica frittura di pesce fresco - che non stanca mai - e il
Calamaro panato al pan brioche, con patate e fagiolini, la cui tendenza dolce è stata
bilanciata dalla salsa salmoriglio.
Frittura di pesce |
Calamaro al pan brioche, patate e fagiolini |
Giochi di equilibrio anche per il
dessert, Perfetto alle mandorle, la cui dolcezza del parfait viene equilibrata
da una zuppa di frutta senza zucchero.
Perfetto alle mandorle |
Attendevamo con impazienza il
post-dessert, il mitico fine pasto di Peppe Guida: le Zeppole di patate,
ripassate in zucchero e cannella, con crema, amarena e scorzette di limone
candite, che sono state accompagnate da Baci di dama.
Zeppola di patate |
Baci di dama |
La carta dei vini è interessante,
sufficientemente variegata e con ricarichi corretti.
I nostri complimenti allo chef e
al suo secondo Mario Cinque.
Peppe Guida |
Yacht Club Marina di
Stabia
Via Alcide De Gasperi, 313 – Castellammare di Stabia, Napoli
tel. 081/8722118
Qui la nostra visita all’Antica Osteria Nonna Rosa: http://allassaggio.blogspot.com/2011/10/penisola-sorrentina-antica-osteria.html
ENGLISH
VERSION
When the weather allows
it - and these days it’s really hard – there’s nothing better than a little healthy relaxation by the sea. Easy
task for Campanian like us, who have a
number of options available with just
a few miles drive away.
Intrigued by some
chatter on the web and some mindful satisfying
taste experiences by chef Giuseppe “Peppe” Guida, we went to explore his summer hideout, in which he burrows in
the months when his Antica
Osteria Nonna Rosa
in Vico Equense is closed: the Yacht Club Marina di Stabia, in Castellammare di Stabia.
The restaurant is housed in a box made of glass
and steel, and has a spacious outdoor terrace that offers a broad panorama of the
Gulf of Naples and its
islands.
The menu is in
a nautical blue and
with a pendant in the shape of yet; the proposals contained in it are almost all from
the sea. The only concession to the flesh is the presence of Sirloin steak on the
grill.
Our lunch was opened by the home made breads and breadsticks
prepared with a blend of white flour
and cornmeal - pleasantly
rough - and
an appetizer, Blue fish, lemon and chamomile. Delicate and pleasantly citrusy for
bonito steamed, resting
on the pulp of mashed potato, and immersed
in an infusion of lemon, chamomile and crushed peppers bran. As crispy note, a few leaves of curly
endive raw.
We knew, however, that the highlight
were the pasta dishes, and so it was
in fact. We took two of the “signature dishes” of the chef.
The “delicate mixed” with amberjack l
sauce and lime, which
takes its name from the shape of Gragnano
pasta with which it is made, is a
kind of soup in which the “meaty” amberjack is
both raw and cooked, and in which
the lime gives freshness
and aroma. A dish
that hit the heart of many fans
of the culinary arts.
Spaghetti with zucchini, far from
being a trivial pasta,
is one of the many interpretations of a classic recipe of the Sorrento
peninsula, Spaghetti alla Nerano. Infinite are the
discussions and the mysteries that revolve around this dish: what will give it its
incredible creaminess? Creaming
with butter, or with
the water from the pasta? Or
maybe the presence of zucchini
puree?
I do not know what exactly is the version of the chef Guida, but in the meantime I enjoyed my hearty and succulent
portion!
For the chapter devoted to the second courses, a classic portion of fried fresh fish - that never fails -
and a portion of Squid with brioche bread, potatoes and green beans,
the sweet tendency of which was offset by the salmoriglio
sauce.
A balancing game for the
dessert, Almond Perfect, whose sweetness of parfait is balanced by a fruit
soup without sugar.
We looked forward to the post-dessert, the legendary end of the meal of Peppe Guide: potatoes fried dough balls, sprinkled with sugar and
cinnamon, with cream, black cherry and candied lemon peel,
which were accompanied by Baci di dama.
The wine list is interesting and sufficiently assorted.
Our compliments to the chef and
his sous-chef Mario Cinque.
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