giovedì 7 agosto 2014

YACHT CLUB MARINA DI STABIA




Quando il meteo lo consente - e di questi tempi è veramente dura - non c’è niente di meglio di un po’ di sano relax in riva al mare. Impresa facile per dei campani “di costa” come noi, che hanno un discreto numero di opzioni disponibili con appena qualche chilometro d’auto.
Incuriositi da un certo chiacchiericcio sul web e memori di più di un’esperienza gustativa appagante per mano dello chef Giuseppe “Peppe” Guida, siamo andati a esplorare il suo covo estivo, quello nel quale si rintana durante i mesi di chiusura della sua Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense: lo Yacht Club Marina di Stabia, a Castellammare di Stabia.
Il ristorante è inserito in un parallelepipedo fatto di cristallo ed acciaio, ed ha una spaziosa terrazza esterna che offre un panorama ad ampio raggio sul golfo di Napoli e le sue isole.

 
Il menu non poteva che essere in stile marinaro, blu e con un ciondolo a forma di ancora; quasi tutte di mare anche le proposte contenute al suo interno. L’unica concessione alla carne è la presenza della Costata di manzo alla brace.


Il nostro pranzo è stato aperto da grissini e pani della casa realizzati con un blend di farina bianca e farina di mais - dalla piacevole ruvidezza - e da un antipasto, Pesce azzurro, limone e camomilla. Gusto delicato e gradevolmente agrumato per la palamita cotta al vapore, appoggiata su polpa di patata schiacciata, e immersa in un infuso di limone, camomilla e peperoni cruschi sbriciolati. A dare la nota croccante, qualche foglia di scarola riccia cruda.

Pesce azzurro, limone e camomilla
 
Sapevamo però che il pezzo forte erano i primi, e così è stato infatti. Abbiamo preso due dei “piatti firma” dello chef.
Il Mischiato delicato al sugo di ricciola e lime, che prende il suo nome dal formato di pasta di Gragnano con cui è realizzato, è una sorta di minestra nella quale la “carnosa” ricciola è presente sia cruda che cotta, e a cui il lime conferisce freschezza e aromaticità. Un piatto che ha colpito al cuore tanti appassionati dell’arte culinaria. 

Mischiato delicato al sugo di ricciola e lime
 
Gli Spaghetti alle zucchine, lungi dall’essere una banale pastasciutta, sono una delle tante interpretazioni di una ricetta classica della penisola sorrentina, gli spaghetti alla Nerano. Infinite le discussioni e i misteri che ruotano intorno a questo piatto: cosa sarà mai a conferirgli la sua incredibile cremosità? La mantecatura col burro, o con l’acqua di cottura della pasta? O forse la presenza di una parte di zucchine frullate?
Non saprei dire quale sia esattamente la versione dello chef Guida, ma intanto mi sono goduta la mia abbondante e succulenta porzione!
 
Spaghetti alle zucchine

Per il capitolo dedicato ai secondi, una classica frittura di pesce fresco - che non stanca mai - e il Calamaro panato al pan brioche, con patate e fagiolini, la cui tendenza dolce è stata bilanciata dalla salsa salmoriglio. 

Frittura di pesce
Calamaro al pan brioche, patate e fagiolini

Giochi di equilibrio anche per il dessert, Perfetto alle mandorle, la cui dolcezza del parfait viene equilibrata da una zuppa di frutta senza zucchero.

Perfetto alle mandorle
 
Attendevamo con impazienza il post-dessert, il mitico fine pasto di Peppe Guida: le Zeppole di patate, ripassate in zucchero e cannella, con crema, amarena e scorzette di limone candite, che sono state accompagnate da Baci di dama.

Zeppola di patate
Baci di dama

La carta dei vini è interessante, sufficientemente variegata e con ricarichi corretti. 

 
I nostri complimenti allo chef e al suo secondo Mario Cinque.

Peppe Guida


Yacht Club Marina di Stabia
Via Alcide De Gasperi, 313 – Castellammare di Stabia, Napoli
tel. 081/8722118


Qui la nostra visita all’Antica Osteria Nonna Rosa: http://allassaggio.blogspot.com/2011/10/penisola-sorrentina-antica-osteria.html


ENGLISH VERSION
When the weather allows it - and these days it’s really hard – there’s nothing better than a little healthy relaxation by the sea. Easy task for Campanian like us, who have a number of options available with just a few miles drive away.
Intrigued by some chatter on the web and some mindful satisfying taste experiences by chef Giuseppe “Peppe” Guida, we went to explore his summer hideout, in which he burrows in the months when his Antica Osteria Nonna Rosa in Vico Equense is closed: the Yacht Club Marina di Stabia, in Castellammare di Stabia.
The restaurant is housed in a box made of glass and steel, and has a spacious outdoor terrace that offers a broad panorama of the Gulf of Naples and its islands.
The menu is in a nautical blue and with a pendant in the shape of yet; the proposals contained in it are almost all from the sea. The only concession to the flesh is the presence of Sirloin steak on the grill.
Our lunch was opened by the home made breads and breadsticks prepared with a blend of white flour and cornmeal - pleasantly rough - and an appetizer, Blue fish, lemon and chamomile. Delicate and pleasantly citrusy for bonito steamed, resting on the pulp of mashed potato, and immersed in an infusion of lemon, chamomile and crushed peppers bran. As crispy note, a few leaves of curly endive raw.
We knew, however, that the highlight were the pasta dishes, and so it was in fact. We took two of the “signature dishes” of the chef.
Thedelicate mixed” with amberjack l sauce and lime, which takes its name from the shape of Gragnano pasta with which it is made, is a kind of soup in which the meaty” amberjack is both raw and cooked, and in which the lime gives freshness and aroma. A dish that hit the heart of many fans of the culinary arts.
Spaghetti with zucchini, far from being a trivial pasta, is one of the many interpretations of a classic recipe of the Sorrento peninsula, Spaghetti alla Nerano. Infinite are the discussions and the mysteries that revolve around this dish: what will give it its incredible creaminess? Creaming with butter, or with the water from the pasta? Or maybe the presence of zucchini puree?
I do not know what exactly is the version of the chef Guida, but in the meantime I enjoyed my hearty and succulent portion!
For the chapter devoted to the second courses, a classic portion of fried fresh fish - that never fails - and a portion of Squid with brioche bread, potatoes and green beans, the sweet tendency of which was offset by the salmoriglio sauce.
A balancing game for the dessert, Almond Perfect, whose sweetness of parfait is balanced by a fruit soup without sugar.
We looked forward to the post-dessert, the legendary end of the meal of Peppe Guide: potatoes fried dough balls, sprinkled with sugar and cinnamon, with cream, black cherry and candied lemon peel, which were accompanied by Baci di dama.
The wine list is interesting and sufficiently assorted.
Our compliments to the chef and his sous-chef Mario Cinque.

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