giovedì 11 settembre 2014

LA GRANDE ABBUFFATA 2014



Dopo l’Apericozza al Roof & Sky (qui), parliamo di un’altra iniziativa inserita nell’ambito della kermesse Malazè in corso di svolgimento, La Grande Abbuffata, concorso di cortometraggi a tema enogastronomico il cui titolo è ispirato all’omonimo film di Marco Ferreri.
La finale della competizione, giunta alla seconda edizione, ha avuto luogo mercoledì 10 settembre presso Cantine Astroni, azienda vitivinicola flegrea guidata dalla coppia formata da Emanuela Russo e Gerardo Vernazzaro.

 
Da brava cinefila e gastrofila, nonché autrice di una rubrica chiamata Assaggi di cinema, non avrei mai potuto perdere una simile occasione!
L’azienda ospitante prende appunto il suo nome dal luogo in cui è collocata, ovvero sulle pendici esterne del Cratere degli Astroni, oggi Riserva naturale statale ed Oasi WWF. Ricordiamo infatti che Campi Flegrei, territorio in cui si svolge Malazè nel quale rientra Cantine Astroni, significa “campi ardenti”, ovvero una vasta area vulcanica. Ed è proprio il suolo vulcanico a conferire le sue peculiari caratteristiche ai vitigni di Piedirosso e di Falanghina facenti parte dell’azienda e - di conseguenza - ai vini. Da qui, la tag-line aziendale “Il territorio in un bicchiere”.


Sette i cortometraggi finalisti del concorso, che si è avvalso della direzione artistica dello storico del cinema Giuseppe Borrone e della regia tecnica di Maria Di Razza; sette modi diversi per indagare sul rapporto tra il mondo del cinema e il mondo enogastronomico: dalla commedia-noir al genere grottesco, dallo sperimentale al documentario.
Il cibo è stato declinato tra visioni oniriche, rappresentazioni di disordini alimentari, opere in bianco e nero senza parole, commedie dall’umorismo nero, drammi di provincia e documentari.

Giuseppe Borrone e Emanuela Russo
Un momento della presentazione dei cortometraggi

Unanime il giudizio popolare e quello della giuria tecnica, presieduta dalla regista Antonietta De Lillo, e composta da: Antonio Fiore, critico maccheronico del “Corriere del Mezzogiorno”; Laura Gambacorta, giornalista enogastronomica; Marco Lombardi, docente di cinema ed enogastronomia presso le Università “Suor Orsola Benincasa” e “La Sapienza”; Nunzia Schiano, attrice teatrale e cinematografica. 

Laura Gambacorta, Antonio Fiore, Giuseppe Borrone, Nunzia Schiano e Antonietta De Lillo

Sia il premio popolare che quello ufficiale sono andati al cortometraggio Zio Ninuccio, della cineasta giapponese Noriko Sugiura. Un documentario che testimonia il lavoro del novantenne contadino vesuviano Carmine Ametrano, la cui vittoria è stata decretata per la seguente motivazione: “Un lavoro di cinema del reale dalla scrittura semplice e diretta, che rivolge uno sguardo fresco ed esterno a una quotidianità a noi familiare. Il racconto di un’esistenza dedicata a una vita autentica, fuori dal tempo, che tuttavia riesce a riportare all’attenzione dello spettatore temi sociali estremamente attuali: la precarietà della vita nel nostro Paese che riguarda tutti, giovani, adulti, anziani, di fronte a uno Stato spesso assente. E una possibile via di fuga - o di ritorno - verso una grande ricchezza dell’Italia, la terra, abbandonata e oggi riscoperta, soprattutto dai giovani, come risorsa per il nostro futuro e per il ritorno a un’economia sana e concreta”.
Presente in sala l’anziano protagonista, premiato dall’ideatore di Malazè Rosario Mattera con una targa riproducente il logo della manifestazione contenente tufo giallo flegreo.

Carmine Ametrano e Rosario Mattera

Menzione speciale della giuria per i corti Ehi Muso Giallo, di Pierluca Di Pasquale e America, di Alessandro Stevanon.
Secondo classificato “Premio del pubblico”: Il Vicino, di Andrea Canova.
Terzo classificato “Premio del pubblico”: Il Mese di Giugno, di Valerio Vestoso.

Il regista Andrea Canova

Come sottolineato dalla regista De Lillo (la quale, tra le altre cose, ha coordinato il film-documentario partecipato “Il pranzo di Natale” del 2011), cibo e cinema sono due eccellenze italiane, importante veicolo di promozione del nostro paese all’estero.
Un medley di sequenze cinematografiche a tema enogastronomico a cura di Maria Di Razza (da La febbre dell’oro di Charlie Chaplin del 1925 fino a La grande bellezza di Paolo Sorrentino del 2013) e la successiva degustazione di vini DOC e finger food hanno concluso una serata gastro-cinematografica in salsa flegrea.

  
Cantine Astroni
Via Sartania, 48 – Napoli.
tel. 081/5884182

Il programma completo di Malazè 2014: www.malaze.org


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