L’offerta gastronomica parigina è, in effetti, pressoché illimitata. Dalle épiceries dove poter fare approvvigionamenti, alle boulangeries in cui acquistare baguettes, alle pâtisseries che propongono dolci straordinari, fino agli infiniti luoghi di ristoro (bistros, cafés, brasseries, restaurants e quant’altro)… Parigi è la mecca dei gourmet.
Alors, il nostro percorso parigino inizia con la scoperta delle pasticcerie.
Innanzitutto perché la bellezza delle loro esposizioni salta agli occhi nel corso delle lunghe passeggiate a piedi, a zonzo tra gli arrondissements; in secondo luogo (ma non meno importante) perché i dolci francesi sono eccezionali!
Una precisazione. Dato che mi sono recata lì all’inizio del mese di agosto, ho trovato molti negozi chiusi per ferie. Pertanto il mio resoconto non è completo come avrei voluto, je suis desolée.
I dolci della tradizione classica francese sono: éclairs, millefeuilles, religieuses, meringues e i miei favoriti, i macarons.
Per questi ultimi, è in corso una eterna disputa su quali siano i migliori, se quelli di Ladurée o quelli di Pierre Hermé.
Per quanto mi riguarda, amo sia i macarons di Ladurée (confesso, ho anche acquistato dei gadget in una delle boutique parigine...) che quelli di Hermé (si sciolgono letteralmente in bocca! I miei preferiti sono quelli ai gusti thé jasmin e caramel au beurre salé).
Ladurée
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Pierre Hermé
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Al di là della diatriba, posso solo dire che li adoro, e che mi sono dilettata in vari assaggi in giro per la città ;-)
Nella splendida pâtisserie Pain de sucre ho gustato uno dei dolcetti più goduriosi che abbia mai provato: il Krac Krac al Matcha. Un macaron di forma allungata, aromatizzato al tè verde, con in mezzo una barretta di cioccolato bianco (da cui il nome onomatopeico)... semplicemente sublime.
E che dire delle magnifiche tartes in bella mostra?
Krac Krac e Macarons
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Pain de Sucre
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Tarte, Pain de Sucre
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Il pâtissier giapponese Sadaharu Aoiki propone invece i chocorons, cioè macarons ricoperti di cioccolato e splendidamente decorati. Messi tutti insieme formano una tavolozza brillante e raffinata.
Dalla fusione delle due tradizioni dolciarie francese e nipponica prendono vita dolcezze di straordinaria bontà; l'utilizzo del tè matcha conferisce il suo squisito aroma a macarons, éclairs e millefeuilles.
Sapori orientali si ritrovano anche in altre farciture altrettanto particolari: tè Earl Grey, sesamo e Yuzu (agrume asiatico).
Chocoron au citron et Éclair au matcha
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Dessert al matcha, Sadaharu Aoki
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Macarons, Sadaharu Aoki
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Da Fauchon i macarons si possono degustare singolarmente (impossibile resistere al fascino di quello al cioccolato, delicatamente dorato) ma anche ammirare in composizioni su spettacolari pièces montées (da ordinare su misura).
Fauchon è una vera istituzione; ha prodotti sia dolci che salati, altamente scenografici e solitamente carissimi! Ma sono davvero irresistibili... Le torte sono strabilianti. Lì ho acquistato anche un lollipop al cioccolato con pagliuzze dorate (Sucette pralinée croustillante).
Macaron au chocolat et Sucette pralinée croustillante
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Gli Éclairs di Fauchon
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Composizione speciale, Fauchon
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Presso la boulangerie Kayser di via Danielle Casanova, nei dintorni di Place Vendôme, ho provato la macaronade, un dessert composto da due grandi macarons farciti con ganache e lamponi. Delizia divina...
Oltre alla gamma dei dolci classici (croissants, pain au chocolat…) qui fanno anche dolci senza zucchero; un vassoietto costa 25 Euro.
Un vero paradiso dei golosi è la Galleria Lafayette Gourmet; racchiude tantissimi corner dei nomi più famosi della gastronomia parigina.
Lafayette Gourmet
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Lafayette Gourmet
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Lafayette Gourmet
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Lafayette Gourmet
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In zona Sèvres c'è La Grande Épicerie. E' immensa, ci si trova l’impossibile! L'assortimento di delicatessen è ricchissimo.
Purtroppo non è consentito fotografare all’interno; però sono riuscita a rubare qualche scatto con il telefonino ;-)
La Grande Épicerie
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Rue Cler, in un quartiere signorile della città, presenta diverse possibilità di acquisto: eleganti fromageries, negozi di vini, boulangeries che espongono deliziose quiches... Ho notato perfino delle grandi ciliegie a 25 euro al chilo!
Anche i semplici supermercati Monoprix riservano gradite sorprese! C'è una buona scelta di prodotti, e i prezzi sono sicuramente più contenuti che altrove; inoltre è possibile acquistare piatti pronti da asporto, o mangiarli sul posto (spesso ci sono anche dei tavolini e il forno a microonde per riscaldare i cibi).
In tema di opportunità di pasti “al tavolo”, nella centralissima Rue Rambuteau si trova il ristorante vegetariano Le potager du Marais. È un po' costoso (ma tutta Parigi lo è), comunque le grandi insalate e le zuppe del giorno sono molto buone. Io ho assaggiato la Velouté de Fenouils, condita con erba cipollina, come d'abitudine francese.
Nel quartiere Le Marais il café più di tendenza del momento è il Café Charlot. Caro come tutti i locali di Parigi. Ho ordinato un Salmon-burger con salsa bernese; le patatine fritte vengono servite in una lattina in cui c'è della carta oleata, stampata a mo' di New York Times. In molti locali parigini sono attenti all'alimentazione biologica; qui il ketchup è bio. Nella ménagère con sale e pepe c'è sempre anche la mostarda.
Naturalmente a Parigi abbondano le crêperies. Forse non tutti sanno che le crêpes salate generalmente vengono preparate con grano saraceno e si chiamano galette de sarrasin; sono dette crêpes quelle dolci, fatte con grano tenero.
Le catene di boulangerie come Paul o il già citato Eric Kayser con i loro svariati punti vendita sparsi in giro per tutta la città costituiscono una buona alternativa per un pranzo gustoso ma non impegnativo.
Dopo tutto questo girovagare e assaggiare, vogliamo parlare dei souvenirs? Fra prodotti gastronomici, attrezzi da cucina o semplici ricordini c’è da perdersi…
Dopo tutto questo girovagare e assaggiare, vogliamo parlare dei souvenirs? Fra prodotti gastronomici, attrezzi da cucina o semplici ricordini c’è da perdersi…
Tra i pezzi del bottino della mia incursione parigina di quest’anno segnalo: confettura al latte di Fauchon, caramelle al burro salato, un cucchiaino da tè di Mariage Frères e due graziosissime scatole di latta con decoro, ovviamente, a tema macarons! :-D
Au revoir!
Bellissimo blog...i miei complimenti Dani!!!
RispondiEliminaGrazie grazie grazie :-))
RispondiEliminaDelizioso reportage...e tutti questi macarons...altro che acquolina in bocca!!!
RispondiEliminaChe bel reportage corredato da ottime foto che trasmettono perfettamente la magica e golosa atmosfera della Ville Lumière!
RispondiElimina@Milady e Le Rocher: Merci :-)
RispondiEliminaGrazie Daniela, domenica partiremo per la ville lumière con qualche spunto in più.....preziosissimo.
RispondiEliminaCinzia.
adoro i tuoi reportage sui viaggi, anche io amo fotografare l'arte culinaria all'estero :D
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