sabato 29 dicembre 2012

PANE E COCCOS’



Mattinata di un giorno interfestivo, ovvero piazzato in mezzo alle due abbuffate di Natale e Capodanno.
Forte desiderio di uscire da casa, complice un clima splendido, ma poca fame (non vi preoccupate, non ho perso l’appetito, ero solo troppo satolla!).
Voglia di sfiziosità… Alici… Cetara!!!
Non so a voi, ma a me la golosità mette le ali e mi fa arrivare in capo al mondo; figuriamoci se poteva spaventarmi l’idea di percorrere una cinquantina di chilometri, seppure di strade tortuose!
Ricordavo di aver letto recensioni interessanti su un posticino che poteva avere appunto i requisiti stuzzicanti che cercavo, e in effetti la mia gola è stata soddisfatta.
Pane e coccos’ (“pane e qualcosa”, per i non campani) è la meta ideale per assaggiare il cibo di strada cetarese. Panini, certo, ma anche pastasciutta (dai classicissimi spaghetti con colatura di alici a quelli con alici fresche e pomodorini), fritturine goduriose e piatti unici da leccarsi i baffi. I fritti si presentano croccanti e asciutti, e, nonostante le dimensioni contenute del locale, non si avverte alcun odore grazie a un efficiente sistema di aerazione.
A farla da padrone nel menu, le celebri alici, la cui pesca viene praticata da secoli nelle pulite acque di Cetara.
Se l’intenzione iniziale era solo quella di spiluccare, andando avanti con gli assaggi mi si è aperta una voragine nello stomaco, quasi un buco nero.
Non potevo di certo rinunciare alle alici fritte, né tantomeno esimermi dal provarle in gustose varianti (in abbinamento alla provola o sotto forma di polpette). E, tanto per gradire, ho trovato lo spazio anche per il piatto del giorno: Spaghetti con alici salate, noci e pecorino.
Per sopraggiunti limiti di capienza ho dovuto rinunciare ad altri piatti che sembravano davvero allettanti, la parmigiana di melanzane con alici e il timballetto di scarole con alici, ma ritornerò, è una promessa. Anche perché non voglio assolutamente perdermi la cucina dello chef Pasquale Torrente (fratello di Luigi, titolare della sfizioteca) del ristorante Al Convento, sempre qui a Cetara. 

Alici fritte
Alici fritte con provola
Cuoppo di verdure e alici (polpette di melanzane, peperoni e alici)
Polpetta di melanzane
Spaghetti con alici salate, noci e pecorino
Birra artigianale Il Chiostro di Nocera Inferiore (Salerno)
Cetara

Pane e coccos’
Corso Federici, 3 – Cetara, Salerno
tel. 089/261485

lunedì 24 dicembre 2012

BUONE FESTE


Dopo i saluti congiunti con La Gustoteca e Maison Milady ecco arrivare anche quelli di Teresa Migliaccio. L’unione fa la forza! 
Augurissimi dalle blogger napoletane unite per le feste :-)


domenica 23 dicembre 2012

RISTORANTI DI NAPOLI E DELLA CAMPANIA 2013



Si è svolta in una mite giornata prenatalizia la presentazione della prima guida enogastronomica curata dalla redazione de La Repubblica Napoli. La sala Italia del Teatro Mediterraneo, all’interno della Mostra d'Oltremare, ha ospitato nella mattinata di sabato 22 dicembre un incontro fitto di protagonisti.
La Guida “Ristoranti di Napoli e della Campania 2013 è uno strumento non convenzionale, esclusivamente di tipo informativo; un lavoro recentissimo e costruito ex novo, teso a valorizzare il territorio campano e i suoi lavoratori e a sensibilizzare i lettori verso la cultura del mangiare sano.
Tra le pagine si possono trovare indirizzi di ristoranti, osterie, pizzerie, botteghe del gusto, agriturismi, caseifici, produttori di vini e di olio, cibi di strada e mercati del pesce, e – come se non bastasse – anche l’atlante stradale completo della città di Napoli e tutti i locali evidenziati nelle mappe.
Il curatore del volume nonché autore della rubrica settimanale “Il posto insolito” nell’edizione napoletana di Repubblica Antonio Corbo, ha introdotto al pubblico numerosi ospiti: rappresentanti istituzionali, colleghi giornalisti, produttori e operatori presenti nella guida.
Si sono succeduti sul palco: il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, il capo della redazione napoletana di Repubblica Giustino Fabrizio, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Paolo Russo, il presidente della Mostra d’Oltremare Andrea Rea, i ristoratori Alfonso e Livia Iaccarino, gli enologi Vincenzo Mercurio, Nicola Trabucco e Pippo Colandrea, l’olivicoltore Gianfranco Testa, il docente di genetica agraria Luigi Frusciante, il ristor-attore Fofò Ferriere, il presidente del Parco Nazionale del Cilento Amilcare Troiano, il segretario regionale della Cisl Lina Lucci, i giornalisti Donatella Bernabò Silorata, Paolo De Luca, Ilaria Urbani e Alessandro Vaccaro. La chiusura è stata affidata all’antropologo culturale Marino Niola.
La guida è in vendita in edicola in abbinamento a La Repubblica.
Alla presentazione ha fatto seguito una degustazione con prodotti di alcune delle aziende recensite nella guida. O meglio, “compagno di viaggio” secondo la definizione che ne ha dato Livia Iaccarino.
Il settore dell’enogastronomia rappresenta la punta di diamante dell’economia in Campania; a tal proposito, il sogno di Alfonso Iaccarino è che il nostro territorio possa diventare la prima regione completamente biologica al mondo. E noi ce lo auguriamo insieme a lui.

Nicola Corbo
Giustino Fabrizio
Livia Iaccarino
Alfonso Iaccarino
Fofò Ferriere
Marino Niola

giovedì 20 dicembre 2012

BENIAMINO BILALI INCONTRA FRANCO PEPE


Franco Pepe è una persona che desta meraviglia. Un uomo che potrebbe riposare sugli allori grazie ai suoi innumerevoli successi, che aveva già spiazzato tutti con la sua scelta di lasciare un’attività affermata e ben consolidata, e che invece continua a sorprendere con la sua voglia di scoprire e di sperimentare.
“Pizza, ricerca e accoglienza” sono il motivo portante del suo locale Pepe in grani, tant’è vero che ha volutamente sottratto spazio ai coperti per dedicarlo a un laboratorio nel quale provare nuove tecniche e nuovi impasti.
Il suo percorso di qualità e di ricerca per poter offrire un prodotto sempre migliore lo ha spinto all’interazione con altri colleghi che condividono questa sua propensione, ed è così che preso vita nella pizzeria caiatina l’evento di martedì 18: un incontro-confronto tra due professionisti esperti di lievitazione. Protagonisti della serata, gli impasti da pizza variamente declinati; all’opera, il padrone di casa e Beniamino Bilali, specialista in lievito naturale.

Franco Pepe e Beniamino Bilali
 
Due maestri entrambi figli di panificatori, accomunati dallo studio continuo in materia di fermentazione e dall’attenzione verso l’utilizzo di materie prime eccellenti, con la loro eccelsa artigianalità hanno saputo incantare i commensali, creando pizze semplicemente superlative, digeribilissime e dalle basi leggere e ben alveolate.

 
Entrée: Marinara di Beniamino Bilali
Entrée: Schiacciata di Franco Pepe
Entrée: Schiacciata di Franco Pepe
 
Franco Pepe ha ideato pizze tradizionali dai sapori fortemente legati al territorio, ad esempio richiamando l’antico piatto “Ciceri e tagliarielli” con l’utilizzo di ceci delle colline caiatine e del lonzardo di maiale nero casertano, ai quali ha aggiunto un tocco personale, la scarola riccia cruda. Con questa pizza si gusta la tradizione ma si ha anche un assaggio di tutela della biodiversità, grazie al recupero della suddetta varietà di ceci, individuata attraverso un progetto che ha consentito di reperire i contadini che ancora la coltivano.
Franco ha poi voluto omaggiare il suo fornitore e amico di lunga data Mimmo La Vecchia, titolare del caseificio Il Casolare di Alvignano, con il “Calzone del Casolare”, ricco di latticini quali mozzarella di bufala, scamorza affumicata e ricotta di bufala.

Pizza con ceci delle colline caiatine di Franco Pepe
Calzone del Casolare di Franco Pepe
 
Beniamino Bilali ha presentato invece le sue proposte fuori dagli schemi. Il maestro riminese, che descrive il suo lavoro come una sintesi di “apertura mentale, applicazione e ricerca”, utilizza per i suoi impasti una miscela di grani italiani accuratamente selezionati e lievito madre. Per la sua versione della marinara ha utilizzato pomodoro del piennolo al posto del classico San Marzano, mentre come condimento per le altre pizze ha adoperato verdure di stagione.

Orto in autunno di Beniamino Bilali
Pizza con crema di cavolfiore, acciughe di Cetara, limone e arancia di Beniamino Bilali
 
Sul finire della serata i due pizzaioli hanno offerto agli ospiti il risultato dell’unione dei loro due mondi: una margherita con lavorazione a quattro mani realizzata nella madia che Franco usa quotidianamente per il suo impasto a braccia con pasta di riporto, ma utilizzando il lievito madre di Beniamino e la sua formula di proporzioni tra gli ingredienti. Ad ogni modo, Beniamino non teme le imitazioni, anzi, auspica un sempre crescente interesse dei colleghi per le tecniche alternative degli impasti da pizza.
 
Margherita a quattro mani
 
In abbinamento alle pizze, le birre artigianali dei microbirrifici Karma di Alvignano e Almond 22 di Spoltore (Pescara), illustrate dai rispettivi produttori Mario Cipriano e Juri Ferri. Quello dei birrifici artigianali italiani è un mondo in continuo fermento, che fa scuola a livello internazionale.

Mario Cipriano, Birrificio Karma
Karma Marylin
Karma Klaus
Juri Ferri, Birrificio Almond 22
Almond 22 Farrotta
Almond 22 Maxima

Una serata splendida e preziosissima, che noi tutti ci auguriamo possa essere il preludio a una collaborazione sempre più assidua e fattiva.


Pepe in Grani
Vico S. Giovanni Battista, 3 – Caiazzo, Caserta
tel. 0823/862718
 
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