domenica 30 settembre 2012

I PIATTI TIPICI DEL MEDIO VOLTURNO



Si è inaugurata venerdì 28 settembre la quarta edizione del concorso “I piatti tipici del Medio Volturno”, un’iniziativa promossa dall’Associazione Pro Loco Caiazzo (Caserta) volta a valorizzare i prodotti e i piatti tipici del territorio, comprendente i comuni di Alvignano, Caiazzo, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Dragoni, Pontelatone e Ruviano.
Un territorio quello del Medio Volturno che annovera produzioni tipiche locali di qualità tra le quali l’oliva Caiazzana e il relativo olio extravergine, il Maialino Nero Casertano, i vitigni autoctoni Pallagrello e Casavecchia.
La rassegna, nel corso di 16 appuntamenti che vedranno coinvolte altrettante strutture di varie località dell’Alto Casertano, mira a selezionare i piatti che avranno raccolto il miglior punteggio tra le votazioni espresse da una giuria tecnica e una giuria popolare composta dai partecipanti alle cene degustazione; a fine gara, i piatti vincitori saranno inseriti in un ricettario. 
Protagonista della prima serata, la locanda Il Boccon Divino di Dragoni, che ha proposto pietanze con uno dei prodotti autunnali per eccellenza: la Zucca, già stella della Mostra Concorso svoltasi sempre a Dragoni nel weekend del 22 e 23 settembre scorso.


Un prodotto versatile, che dona colore ad ogni piatto e si sposa con tanti gusti diversi, e del quale non si butta via niente: fiori, polpa e semi sono le parti da mangiare, mentre la buccia può essere utilizzata per addobbi e ornamenti.


Ospiti del primo appuntamento, il presidente della Pro Loco Dragoni Giuseppe Croce e il sindaco di Dragoni Silvio Lavornia, la rappresentante della Pro Loco di Caiazzo Maria Grazia Fiore e Raffaele Pendolino, titolare dell’Azienda Agricola Cannavina di Dragoni - produttrice di ortaggi freschi, semilavorati e cucurbitacee ornamentali - che ha fornito le zucche impiegate per le preparazioni della serata. 

Giuseppe Croce, presidente Pro Loco Dragoni
Silvio Lavornia, sindaco di Dragoni
Maria Grazia Fiore, Pro Loco Caiazzo
Raffaele Pendolino, Azienda Agricola Cannavina
 
Questi i piatti proposti:

“Cucozza e fasuli” con pane alla zucca e cipolla di Alife
Fusilloni di Gragnano con cime di rapa al peperoncino e crema di zucca “Marina di Chioggia”
Medaglione di cicole di salsiccia al finocchietto spontaneo con salsa di zucca e porcini
Scarola stufata con olive di Caiazzo, capperi e acciughe

Frolla con frangipane e confettura di zucca “Lunga di Napoli”
Raffaele Romano, chef e patròn de Il Boccon Divino
 
I parametri sui quali esprimere la valutazione dei piatti nell’ambito del concorso sono: territorialità, presentazione, olfatto, gusto ed equilibrio.
Naturalmente il mio voto è segreto ;-)
Il prossimo appuntamento è per giovedì 4 ottobre a Castel di Sasso, presso il ristorante Il Borgo.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla Pro Loco Caiazzo, al sito web www.prolococaiazzo.it, agli indirizzi email caiazzoproloco@libero.it o info@prolococaiazzo.it oppure al recapito telefonico 0823/862761.
Di seguito il calendario completo degli appuntamenti:


martedì 25 settembre 2012

C & D RISTORANTE VESUVIANO



Appena fuori città, nel comune di Portici, all’interno di una dimora storica dotata di un ampio giardino, troviamo un locale di recente apertura, che si è messo in luce per bontà e convenienza.
C & D è un ristorante bistrot dallo staff giovane ed efficiente, con una cucina fortemente legata al territorio, che utilizza materie prime esclusivamente locali e acquistate quasi sempre direttamente dai produttori, se non addirittura a km 0: dispone infatti, oltre che di un bellissimo mandarineto storico, di un orto nel quale vengono coltivate verdure e piante aromatiche, che beneficiano del terreno e del clima vesuviano (da cui la denominazione VesuviOrto).
Il ventisettenne executive chef Eduardo Estatico (incontrato in precedenza qui), formatosi alla prestigiosa scuola internazionale di cucina Alma, annovera una notevole esperienza in varie regioni italiane e all’estero, pertanto nei suoi piatti si ritrovano elementi strettamente legati alla tradizione campana ed altri appresi durante tutto il suo percorso professionale.
Da evidenziare che il locale applica una politica di menu a prezzi chiari: il servizio è già compreso, mentre il sovrapprezzo per il coperto è considerato “preistoria della ristorazione”.
È possibile ordinare liberamente o scegliere tra diverse Strade di degustazione, che partono da venticinque euro per tre portate (bevande escluse). La carta dei vini è corposa, e comprende etichette campane, nazionali e estere. L’ambiente della cantina ospita anche un tavolo per degustazioni.
Interessanti le diverse tipologie di cottura e gli accostamenti, in particolare la spolverata di cannella abbinata al classico ragù alla genovese; originale l’antipasto Scoppio di fritto, una pasta cresciuta fritta e farcita con ingredienti di eccellenza.
A sorpresa, l’assaggio di piatti inediti come la Seppia scottata con clorofilla di spinaci e prezzemolo e crostini di pane “Otto giorni” di San Sebastiano al Vesuvio, e di due dessert non ancora presenti nella minuta delle vivande, dalle composizioni ricercate e insolite, tra i quali la Bignolata al fumo.
Buoni anche i distillati artigianali: un amaro, la cui ricetta segreta è gelosamente custodita dal suo anziano produttore, e il nocillo della casa.
Un locale da seguire, con attenzione e curiosità.


Centrotavola
Benvenuto: Mousse di ricotta con basilico, ricci di mare e pane tostato
Scoppio di fritto con gambero rosso, mozzarella di bufala, tartufo nero di Bagnoli Irpino e scarola riccia
Linguine con totani neri, zucca e capperi
Omaggio alla genovese: Fagottini ripieni della sua carne, cipolla ramata di Montoro, provolone del monaco
Pesce spada cotto a bassa temperatura con scarola croccante
Seppia scottata con clorofilla di spinaci e prezzemolo e crostini di pane “Otto giorni” di San Sebastiano al Vesuvio
Pre-dessert: Semifreddo alla camomilla, biscotto al finocchietto, bolle al miele, gelatina di limone sfusato
Meringa con latte di bufala ghiacciato, gocce di menta, liquirizia e frutta cristallizzata
Bignolata al fumo
Distillati
Il tavolo in cantina


C & D Ristorante Vesuviano
Via Pagliano, 3-5 – Portici, Napoli
tel. 081/7752502
 


Aggiornamento: La collaborazione tra lo chef Eduardo Estatico e il locale si è interrotta a ottobre 2012

mercoledì 12 settembre 2012

CENTO ANNI DI PASTA




Quest’anno ricorre il centenario del Pastificio Di Martino di Gragnano; per festeggiare questo importantissimo traguardo, Di Martino ha deciso di pubblicare un volume che raccoglie ricette, fotografie, storie, segreti e consigli sulla pasta: Cento anni di Pasta, edito da Malvarosa Edizioni.
La presentazione del libro si è svolta martedì 11 settembre presso La Feltrinelli Libri e Musica di Napoli; relatori dell’incontro, il giornalista Rai Enrico Deuringer, la giornalista Laura Gambacorta, la scrittrice Lejla Mancusi Sorrentino, il direttore editoriale della collana Immaginazione di Malvarosa Edizioni Carlo Vischi e il titolare del pastificio Giuseppe Di Martino.

Giuseppe Di Martino, Carlo Vischi e Enrico Deuringer
 
La narrazione delle vicende di una famiglia di pastai fornisce agli autori del libro l’opportunità per ripercorrere un secolo di storia italiana, analizzandola sotto il profilo gastronomico, sociale, storico e culturale.
Il libro è diviso in quattro capitoli - che rimandano alle quattro stagioni della vita della pasta -, singolarmente dedicati a un venticinquennio; ad arricchire il volume, una raccolta di cento ricette, ordinate per stagione, ottanta delle quali affidate all’Associazione Cuochi della Penisola Sorrentina e le restanti venti a chef in rappresentanza di ogni regione italiana.

 
La prefazione del libro è a cura della giornalista Eleonora Cozzella; Laura Gambacorta si è occupata della parte sociologica, esponendo l’evoluzione degli usi e dei costumi legati all’alimentazione in Italia, mentre Lejla Mancusi Sorrentino ha posto l'accento sulle innovazioni tecnologiche che nel tempo hanno rivoluzionato la lavorazione della pasta.

Lejla Mancusi Sorrentino e Laura Gambacorta
 
Nel corso della serata Giuseppe Di Martino ha sottolineato che sono pochissime le aziende che riescono a giungere al centenario di attività conservando la proprietà della famiglia fondatrice. Nell’arco di un secolo si sono succedute innumerevoli crisi internazionali, ma i Di Martino le hanno superate tutte grazie alla tenacia, alla costanza e alla passione.

Giuseppe Di Martino

Il riso è sicuramente l’alimento maggiormente consumato a livello mondiale, ma la pasta ha potenzialità enormi e continuerà a svolgere un ruolo importante nell’alimentazione internazionale. Senza dimenticare inoltre che le emissioni atmosferiche nella produzione di pasta sono notevolmente inferiori rispetto a quelle di altre produzioni, ad esempio quella della carne.

Pasquale Palamaro e Giuseppe Di Martino
 
Al termine della presentazione Pasquale Palamaro, chef del ristorante Indaco di Ischia, ha proposto dei finger food realizzati con pasta Di Martino: frittata di maccheroni, conchiglioni ripieni di parmigiana di melanzane e rigatoni con tartare di ricciola e maionese di limoni cotti in cartoccio; in abbinamento, vini delle aziende Terre da Vino e Villa Matilde.


A seguire, una cena a base di pasta presso il ristorante George’s del Grand Hotel Parker’s, il primo di una serie di appuntamenti finalizzati alla riscoperta dei sapori protagonisti della cucina campana e delle ricette che esaltano le eccellenze dei prodotti locali.



lunedì 10 settembre 2012

OPEN DAY RISTORANTE PALLINO


 
Una serata piena di colori, di assaggini stuzzicanti da mangiare e tanti amici giunti a dare il loro sostegno: una vera e propria festa quella che ha caratterizzato l’inaugurazione di ieri 9 settembre del ristorante Pallino in via del Parco Margherita 45 a Napoli.
Un’idea fortemente voluta da Dario Meo, Lidia Merola, Fabio Oppo e Luca Sacchettino, che hanno trovato la partner ideale nella cuciniera Luisa Cuozzo, seconda classificata al talent show televisivo MasterChef Italia e chef emergente del panorama enogastronomico napoletano.

Fabio Oppo, Luisa Cuozzo, Dario Meo, Lidia Merola e Luca Sacchettino
 
Ed è stata proprio Luisa a fare gli onori di casa con il sorriso che da sempre la contraddistingue, e a raccontare qualcosa di questo progetto.

 
Il proposito di Pallino è quello di offrire qualità ma con un’estrema attenzione ai prezzi, per conquistare un pubblico eterogeneo; per questo motivo, l’ambiente è informale, le proposte sono variegate e non è previsto alcun supplemento per coperto e servizio.
La cucina di Luisa sarà prevalentemente tradizionale e di territorio, con alcuni piatti classici sempre presenti in carta (il ragù, la genovese e i manfredi con ricotta e cervellatine) ed altri invece legati alla stagionalità dei prodotti e all’estro della cuciniera. Per scelta precisa, tutte le verdure provengono da agricoltura biologica e la frittura sarà realizzata esclusivamente con olio extravergine d’oliva campano. Al momento, la cantina include 30 etichette scelte tra le principali aziende vitivinicole campane.
La brigata è interamente al femminile e scaramanticamente vestita di rosso.


I colori giocano un ruolo molto importante nel locale in quanto, oltre a contrassegnare le varie tipologie di menu, si ritrovano sulle pareti e sulla mise en place dei tavoli.

 
In occasione dell’Open Day, Luisa e le sue collaboratrici hanno preparato varie sfizioserie come frittate di pasta, di cipolle e di patate; zuppetta di fagioli con cozze e pane; crema di ricotta lavorata con noci e peperoncino; pane bruscato con lardo.


Ad appoggiare l’amica Luisa in questo evento, gli ex compagni di avventura televisiva Danny D’Annibale e Chiara Orioli.

Chiara Orioli, Danny D'Annibale e Luisa Cuozzo
 
Pallino aprirà i battenti mercoledì 12 settembre. I nostri migliori auguri di buona fortuna a questa nuova impresa :-)



Pallino
Via del Parco Margherita, 45 – Napoli
tel. 081/19575042
www.pallinonapoli.it




Aggiornamento: Il locale ha interrotto le proprie attività a maggio 2013.
 
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