Condimento, insaporitore,
accompagnamento: quale definizione attribuite solitamente all’olio d’oliva?
Lo avete mai
considerato come “alimento”? Avete mai dedicato alla sua scelta sullo scaffale
del supermercato la stessa attenzione che prestate per altri prodotti?
L’olio d’oliva è
un elemento essenziale nella dieta mediterranea, eppure noi consumatori ne
sappiamo davvero poco.
La strategia per
una scelta più consapevole e mirata è sempre la stessa: la conoscenza.
Ed è proprio per
sopperire a tali carenze informative che le due amiche-colleghe Mena
D’Avino e Laura Gambacorta hanno organizzato un corso
di avvicinamento agli oli vergini di oliva.
Tecnologa
alimentare la prima, giornalista enogastronomica la seconda, accomunate dalla
passione per l’olio (fanno parte entrambe del Panel di assaggio della Camera di
Commercio di Napoli), le due esperte assaggiatrici hanno approntato un percorso
della durata di tre lezioni che si è svolto presso il Bir Sciò,
nuovissimo beer shop di Quarto (del quale è titolare la stessa D’Avino).
Laura Gambacorta e Mena D'Avino |
Il corso è stato
caratterizzato da un’alternanza di nozioni tecniche e assaggi di oli
extravergini campani, e ha visto la presenza di professionisti del settore e di
produttori, come Angelo Lo Conte
dell’Azienda Agricola Tre Torri di
Flumeri (Avellino), il Capo Panel della Camera di Commercio di
Napoli Maria Luisa Ambrosino
e Franco Cassetta dell’Azienda
Biologica Badevisco di Sessa Aurunca
(Caserta).
Angelo Lo Conte |
Maria Luisa Ambrosino |
Franco Cassetta |
Noi partecipanti
abbiamo scoperto un mondo del tutto inesplorato; abbiamo imparato a dare un
nome alle sensazioni, a identificare descrittori olfattivi e gustativi e finanche
a riconoscere i difetti dell’olio d’oliva.
Avreste mai
immaginato che l’olio può avere sentori di mandorla, pomodoro e carciofo? Che
il gusto amaro e piccante non è affatto una pecca? Che il colore non è
determinante ai fini della valutazione qualitativa? E che la conservazione in
bottiglie di vetro trasparente non è ottimale?
Un altro luogo
comune da sfatare è che gli oli extravergini campani non siano di buona
qualità. Anche in questo caso, si tratta di informazioni lacunose. Gli oli regionali
sono eccellenti; la Campania
annovera ben 5 tipologie di olio extravergine d’oliva DOP: Cilento, Colline
Salernitane, Irpinia-Colline dell’Ufita, Penisola Sorrentina, Terre Aurunche.
Al termine di
ogni incontro sono stati offerti piatti ad
hoc da abbinare agli oli in degustazione ed anche un bicchiere di birra
artigianale alla spina.
Per chi fosse
interessato ad approfondire gli aspetti tecnici, rimando alla Guida all’acquisto consapevole di un olio vergine di oliva di Mena D’Avino.
Bir Sciò
Corso Italia, 233 – Quarto,
Napoli
tel. 081/19252970
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