Ho conosciuto Anna Chiavazzo in occasione della
Serata a 8 mani che si è svolta il 23 aprile scorso presso la pizzeria La Notizia di Napoli. Per
quell’evento, aveva presentato una sua dolce creazione originale, Helios, ispirata al film Il sole nel
piatto e realizzata con alcuni degli ingredienti che solitamente condiscono la
pizza napoletana: il pomodoro, la ricotta e il basilico.
Ebbene, sono rimasta
profondamente colpita da quel dessert. Non è facile per un assaggiatore abituale
trovare qualcosa di veramente innovativo, non omologato, capace di scuotere il
palato - troppo spesso rassegnato a sapori banali, similari o poco coinvolgenti
- ma Helios ha rappresentato una vera scoperta. Un azzardo ben bilanciato e brillantemente
riuscito.
E così, in preda ad
un’irresistibile attrazione, ho deciso di saperne di più in merito alla sua
ideatrice, e ho voluto farle visita nel suo “giardino della creatività”. Sì,
perché Anna è titolare de Il Giardino
di Ginevra, un laboratorio artigianale
in cui produce cioccolatini, praline, biscotti, rosoli, torte, pasticcini, confetture
e tutto ciò che la fantasia le suggerisce.
Il locale, piacevolmente arredato
come un elegante salotto, ricorda le dolcerie d’inizio Novecento; un luogo incantevole
e affascinante, dove ci si sente immediatamente a proprio agio.
Nel corso di una cordialissima
chiacchierata, Anna ha raccontato di sé, della sua storia, della sua formazione
e di come sia arrivata alla decisione di aprire la sua bottega nel 2008. Non
chiamatela pasticceria, sia ben chiaro. È lo spazio in cui può esprimere la sua
individualità, in cui dare libero sfogo alla sua arte e alla sua inventiva.
Anna Chiavazzo |
Anna ha sempre avuto la passione
per il cibo a trecentosessanta gradi. Dal padre ha appreso l’amore per la
materia prima, andando finanche con lui a pesca, e imparando a conservare il
tonno e le alici sott’olio. Predilige comunque comunicare attraverso il dolce,
sebbene sia un’ottima chef a tutto tondo. Infatti, effettua anche servizio di
banqueting e preparazione di pasticceria salata.
Dalle sue parole traspare un
amore profondo per l’artigianalità, e per l’importanza del coinvolgimento di
tutti e cinque i sensi quando si tratti di cucinare e anche di degustare.
In generale, ritiene che il cibo
debba evocare delle sensazioni della memoria, ma anche provocarne di nuove, ed
è questo principio che la guida nelle sue creazioni.
I suoi prodotti sono quasi tutti
inediti, e ogni dolce ha il suo proprio nome, perché ha la sua storia. Un
esempio su tutti, la sua pastiera con mele annurche e ricotta di bufala (una
delle cinque diverse tipologie che produce, che mi ha offerto accompagnandola con una
tazza di tè), si chiama Malorca.
La pastiera Malorca |
Per Anna l’eccellenza degli
ingredienti è fondamentale, su questo punto non transige. Come la sottoscritta, è una ferma fautrice dell’utilizzo del
lievito madre, con il quale realizza panettoni e colombe e per i quali rispetta
rigorosamente una lievitazione lenta, senza induzione. Il suo maestro è stato
Rolando Morandin, un’autorità in materia di lievitazione naturale.
La pigna di tarallo |
Quando mi ha mostrato il suo
laboratorio, io, pasticcera pasticciona, ho dovuto fare appello a tutte le mie
forze per riuscire a trattenermi dal mettermi ad armeggiare con i suoi
utensili!
Tra le altre cose, Anna è una
delle socie della delegazione regionale campana dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, che promuove la
cultura del vino nel senso più ampio.
Sono stata conquistata dalla
purezza di questa donna, dalla sua integrità e ovviamente dai suoi dolci!
È stato difficile staccarsi da
quest’angolo di serenità, ma mi auguro di ritrovare al più presto Anna e le sue
dolcezze.
Il Giardino di Ginevra
Via G.
Stroffolini, 31 – Casapulla, Caserta
tel. 0823/1703137
...che prelibatezze...che belle foto...vai avanti sempre così Anna...buon lavoro.
RispondiElimina