Secondo
appuntamento il 19 aprile a Piano di Sorrento, nella bella Villa Fondi, per una lezione-degustazione
dedicata al Tè. Tanti professionisti delle più disparate arti hanno messo
insieme i propri talenti per dimostrare quanto possa essere versatile il tè, la
terza bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua e il latte.
Se nel corso del primo
incontro (qui) si è parlato dei sistemi per l’infusione del tè, dalla
Gaiwan al Samovar
, stavolta il Tea Taster Giustino Catalano ha stupito i presenti mostrando un antenato della
moka: il Sifone, uno strumento nato nell’Ottocento per la preparazione del
caffè grazie al principio del vuoto e oggi rispolverato e utilizzato per
il tè. Per la dimostrazione, Catalano ha scelto un pregiato tè Oolong di Taiwan
non reperibile in Italia, degustato dapprima in purezza e poi aggiungendo in
sequenza nel recipiente alcune aromatizzazioni: foglie di menta fresca e
zenzero fresco tagliato a julienne. Questo metodo conferisce alla bevanda una intensa
concentrazione di sentori, e consente di riutilizzare agevolmente le stesse
foglie di tè per diverse estrazioni.
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Il Tea Siphon |
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Giustino Catalano |
Ma non è finita qui. I residui di foglie
di tè, menta e zenzero sono stati adoperati dagli chef Enza Gargiulo (Lady Chef) e Antonio
D’Orso (Associazione Cuochi Penisola
Sorrentina) per la preparazione di un risotto straordinariamente aromatico,
arricchito con buccia grattugiata di limoni di Sorrento.
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Foglie di tè, menta e zenzero |
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Risotto con foglie di tè, menta, zenzero e buccia di limone |
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Antonio D'Orso e Enza Gargiulo |
A
ulteriore riprova della molteplicità
di utilizzo del tè, i barmen dell’A.I.B.E.S. Campania hanno ideato il cocktail “Con Tè a Piano di
Sorrento”, un long drink realizzato con la tecnica Double Strain composto da 3
cl rum scuro, 3 cl Sherry Cream, 1 cl zucchero di canna, 8 cl tè Earl Grey e
gocce di Bitter Orange. Il rum utilizzato nella ricetta è nepalese, ottenuto dalle più elevate piantagioni di canna da
zucchero al mondo. Altamente scenografica la presentazione del cocktail, servito
in un calice ricavato dall’unione di una tazza di porcellana e uno stelo di
cristallo, posato su un quadro usato come vassoio, e accompagnato da alcuni
graziosi accessori: un fiore di camelia (per richiamare la Camellia sinensis, pianta
del tè), una candelina accesa e un carillon con la musica di “Torna a
Surriento”.
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Aibes Campania |
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Il cocktail "Con Tè a Piano di Sorrento" |
In chiusura, una
performance musicale dell’Associazione Georges
Bizet Guitar Ensamble.
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Georges Bizet Guitar Ensamble |
I nostri complimenti
al Comune di Piano di Sorrento per la splendida organizzazione di due incontri accuratissimi
e piacevolmente istruttivi.
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