Ristorante Paradisoblanco |
La prima
iniziativa del nuovo corso è stata la cena-degustazione Birre da…mare, ideata dalla giornalista Laura Gambacorta, con un menu costruito ad hoc dal resident chef Massimiliano Torres in modo da
abbinarsi perfettamente alle birre del birrificio artigianale campano Maltovivo del mastro birraio Luigi Serpe.
Massimiliano Torres, Laura Gambacorta e il general manager Paolo Tortora |
Prima
dell’inizio della cena, l’esperta Mena
D’Avino ha tenuto un incontro introduttivo sul variegato mondo delle birre,
soffermandosi in particolare su quelle artigianali. È stato innanzitutto
fondamentale capire cosa si intende quando si parla di "birra artigianale", non
contemplata dalla legislazione italiana, che prevede unicamente cinque
categorie di birre in base al grado saccarometrico.
In linea di
massima, le birre artigianali si contraddistinguono in quanto non pastorizzate,
non filtrate, spesso rifermentate in bottiglia e prodotte in quantità ridotte
rispetto a quelle industriali.
Le materie
prime che compongono tutte le birre sono acqua, malto, luppolo e lievito. Nella
produzione artigianale si prediligono i lieviti ad alta fermentazione (a
temperature elevate), che regalano alla bevanda intense sensazioni olfattive e
gustative, ma esistono anche tipologie di birra a fermentazione spontanea, le
cosiddette Lambic.
Tantissimi i
punti affrontati, che meriterebbero un approfondimento a parte: la schiuma (che
protegge la birra dall’ossidazione), la temperatura di servizio (quasi
speculare a quella del vino; la birra non si beve ghiacciata!), la spillatura,
la forma e la pulizia del bicchiere (in questa occasione ho scoperto quanto sia
sbagliato bere direttamente dalla bottiglia: così facendo si ingerisce anidride
carbonica!)… Ad ogni modo, le nozioni di base fornite dalla D’Avino e le
successive delucidazioni di Serpe hanno consentito a noi ospiti di affrontare
più consapevolmente la degustazione.
Laura Gambacorta, Mena D'Avino e Luigi Serpe |
Ad
accompagnare le sfizioserie di benvenuto e l’antipasto (Rotolino di pesce bandiera
al gratin di pane al latte, con friarielli e bufala al fieno in umido di Tschö)
è stata la chiara Tschö!: tipologia
Kölsch, dotata di grande bevibilità e leggerezza, dalle note mielate e dal
finale amaro non invadente.
Mini tartare di tonno e lime |
Bocconcini di baccalà in tempura con salsa tartara |
Mini parmigianina di melanzane su fonduta di parmigiano |
Rotolino di bandiera gratinato con friarielli e bufala al fieno in umido di Tschö! |
Tschö! |
Primo (Fusillone
trafilato al bronzo con seppiolina scottata, foglioline di torzella e crema di
pecorino di fossa) e secondo (Stufato di maialino da latte in confit in purea
di carciofi, porretto fritto e sformatino di patata vitelotte alla crema di
latte) sono stati invece abbinati all’ambrata Noscia: tipologia American IPA, con il luppolo a rappresentare
l’ingrediente focale. Resinosa e agrumata al naso, dal gusto amaro-dolce e finale secco.
Fusillone con seppiolina scottata, foglioline di torzella e crema di pecorino di fossa |
Stufato di maialino da latte in
confit in purea di carciofi,
con porretto fritto e sformatino di patata
vitelotte alla crema di latte
|
Noscia |
Il dessert (Mousse di cioccolato fondente con croccantino di pistacchi
di Bronte, savoiardo al cacao e brina di Black Lizard) è stato affidato
alla scura Black Lizard: tipologia
Porter, con schiuma compatta e cremosa, dalle note di affumicato.
Mousse di cioccolato fondente con croccantino di pistacchi
di Bronte,
savoiardo al cacao e brina di Black Lizard
|
Black Lizard |
Piatti
raffinati e di grande impatto visivo, birre decisamente di mio gradimento,
panorama mozzafiato e compagnia piacevole: idillio totale!
Paradisoblanco
Via Catullo,
13 – Napoli
tel.
081/2475107 – 2475130
Maltovivo
Contrada
Piana – Ponte, Benevento
tel.
0824/876420
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