Alla fine del mese di maggio, per gli appassionati di vino c’è
un appuntamento fisso da ben 21 anni: Cantine Aperte, il grande evento
nazionale grazie al quale le aziende vinicole socie del Movimento Turismo del
Vino aprono le proprie porte agli eno-turisti. Il tema scelto per l’edizione
2013 è stato “A come amicizia”.
Stavolta il team All’assaggio ha scelto di partecipare al
programma proposto sabato 25 maggio (in anticipo rispetto alla data ufficiale del
26) da Villa Matilde a Cellole, in provincia di Caserta. Storica azienda
campana nata per volontà del professor Francesco Paolo Avallone, a cui si deve l’aver
riportato in vita l’antico e prestigioso vino Falerno, Villa Matilde rappresenta
un’eccellenza della nostra regione, contraddistinta da qualità, eleganza e
rispetto per il territorio.
La giornata è iniziata con il giro alle vigne della Tenuta di
San Castrese in compagnia della titolare Maria Ida Avallone, figlia del
fondatore e oggi alla guida dell’azienda insieme al fratello Salvatore. Su
dolci colline si estendono le annose vigne Camarato e Caracci, alle pendici del
vulcano ormai spento di Roccamonfina. Ed è proprio questo terreno vulcanico,
ricco di minerali, fosfati e silicati, unitamente al microclima (in questa zona
non ci sono mai gelate), a fare la differenza, a conferire caratteristiche
uniche ai vitigni autoctoni e ai vini che se ne ricavano. Nelle vigne non si utilizzano prodotti chimici, e data la zona
siccitosa è stato necessario impiantare un sistema di irrigazione di soccorso,
a goccia, che mantiene il terreno alle giuste condizioni di umidità senza
alterarne la struttura.
Maria Ida Avallone |
Successivamente, abbiamo fatto visita alle cantine e alle
bottaie in compagnia dell’enologo Fabio Gennarelli, che ci ha raccontato i
segreti della vinificazione e ha risposto a tutte le nostre curiosità su
fermentazione e affinamento. Forse non tutti sanno che i vini rossi che hanno bisogno di ossigenazione vengono affinati in botti di legno, in quanto consentono il passaggio di aria grazie alla loro porosità, mentre i vini che non necessitano ossigenazione vanno in contenitori d'acciaio.
Fabio Gennarelli |
A causa delle condizioni meteo non idonee il previsto picnic sul
prato non si è potuto svolgere, ma in sostituzione abbiamo gustato le
preparazioni delle cuoche aziendali nella bella taverna ricavata nei locali
della vecchia bottaia di Villa Matilde. Pizze di campagna, frittate alle
verdure di stagione e ricottine sono state accompagnate da Aglianico e dal
rosato Terre Cerase, ma abbiamo potuto degustare anche gli altri vini e l’olio
extravergine prodotti da Villa Matilde: i rossi Cecubo, Camarato, Taurasi
(dalle Tenute di Altavilla, nella provincia di Avellino), i bianchi Falanghina,
Greco di Tufo e Fiano di Avellino (anche questi ultimi due dalle Tenute di
Altavilla) e naturalmente il Falerno del Massico nelle due versioni rosso e
bianco.
Conoscere
nuovi aspetti del proprio territorio, stare a contatto con la natura, vedere da
vicino dove nascono i vini e scoprire quanta passione c’è dietro la produzione:
tutto questo è Cantine Aperte.
Villa Matilde
S.S. Domitiana, 18 – Cellole, Caserta
tel. 0823/932 088
Altre
informazioni sull’azienda qui
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