Dal 24 al 26 ottobre Napoli
e Pollica hanno ospitato “Le Giornate
della Dieta Mediterranea”, un evento promosso dall’assessorato
all’Agricoltura della Regione Campania, dalla Camera di Commercio di Napoli con
la collaborazione di Agripromos, azienda speciale dell’ente camerale partenopeo, dal Parco Nazionale del Cilento e
dall’Associazione nazionale Città dell’Olio.
Tre giorni di convegni,
cooking show, mini corsi di assaggio e degustazioni gratuite di prodotti tipici
locali per promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco, nel 2010, Patrimonio
immateriale dell’Umanità.
Un programma ricco di
iniziative ideate per offrire occasioni di confronto e approfondimento tra
consumatori, operatori del settore e semplici appassionati di food.
Nel Salone delle Grida della Camera di Commercio di Napoli sono
stati esposti i prodotti a marchio Dop e Igp della Campania, con la presenza
dei Consorzi di tutela ed una selezione di aziende campane.
Menzione d’onore
per il recentissimo marchio Igp conferito alla Pasta di Gragnano, il primo
riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia.
Da segnalare la presenza di due corner:
“Vigna Felix” dell’Enoteca regionale, per la degustazione di vini a marchio Dop
e Igp campani, e “Oilbar” per la degustazione degli oli di oliva extravergine
campani Dop e bio.
Nella giornata di venerdì 25, il
calendario ha previsto tre interessantissime attività. Si è partiti con una lezione
di “Avvicinamento all’assaggio dell’olio” a cura dello Sportello Olio della
Facoltà di Agraria (Università degli Studi “Federico II” di Napoli). La
dottoressa Maria Luisa Ambrosino, esperta assaggiatrice di oli vergini e presidente dell’ASA - Analisti Sensoriali
Associati, ha guidato i presenti alla scoperta
dell’olio d’oliva, illustrando la tecnica dell’assaggio (vicina a quella
professionale adottata in sala Panel).
Ricordiamo che
assaggiare l’olio tal quale è l’unico modo per capirne il gusto e l’intensità,
e quindi per deciderne l’utilizzo e gli abbinamenti gastronomici.
Maria Luisa Ambrosino |
Si comincia con la valutazione
olfattiva, per stabilire il tipo di fruttato (verde o maturo, erba o foglia) e
l’intensità, e si passa poi alla valutazione gustativa; le sensazioni di amaro
e piccante sono un indicatore di qualità dell’olio, non un difetto!
L’olio extravergine di oliva è un
ingrediente di fondamentale importanza, posizionato al centro della Piramide della
Dieta Mediterranea (rappresentazione delle proporzioni e delle frequenze di
consumo dei cibi per uno stile di vita equilibrato). Gli oli campani sono
ottimi, la regione annovera 5 Dop, pertanto sono in grado di soddisfare
qualsiasi tipo di esigenza.
Oli campani Dop |
Successivamente, ha avuto luogo
lo show cooking di Lino Scarallo,
chef stellato del ristorante Palazzo Petrucci di Napoli.
Lino Scarallo |
Supportato dalla
giornalista Laura Gambacorta,
Scarallo ha preparato e spiegato tre ricette ispirate alla Dieta Mediterranea. Il
primo piatto, “Focaccia alle alghe con mozzarella di bufala, gamberi rossi di
Mazara del Vallo ed emulsione di code di gamberi”, ha riproposto l’accostamento
tra crostacei e mozzarella già presente nel suo cavallo di battaglia, ovvero la Lasagnetta di
mozzarella di bufala e crudo di gamberi (resoconto qui). A questo piatto, l’Associazione
Sommelier Italiani sezione di Napoli ha suggerito di abbinare delle bollicine
metodo classico del Sud.
Laura Gambacorta e Lino Scarallo |
Mozzarella di Bufala Campana Dop - Caseificio Delle Rose |
Focaccia alle alghe con mozzarella di bufala e gamberi |
Anche la seconda ricetta ha visto
l’utilizzo di prodotti prettamente mediterranei: Alici fritte farcite con
mozzarella di bufala su zuppetta di pomodorini del piennolo del Vesuvio, alla
quale è stato abbinato un Piedirosso dei Campi Flegrei, la cui struttura non
sovrasta il piatto e la cui acidità pulisce la bocca dalla frittura.
Alici fritte farcite su zuppetta di pomodorini del piennolo |
Terzo piatto, Timballo di Corvina
marinata a secco con farcia di scarole, pinoli e uvetta su crema di fagioli
cannellini, guarnito con peperoni cruschi e puntarelle. In abbinamento a questa
preparazione, dalla spiccata tendenza dolce, un Fiano del Taburno, vino con un
buon bouquet.
Timballo di Corvina con scarole su crema di cannellini |
Il consiglio finale di Scarallo,
al pari di quello della dottoressa Ambrosino, è stato di non fare economia a
tavola: i soldi spesi per i prodotti di qualità sono un investimento sulla
nostra salute.
La terza e ultima attività della
giornata è stata un mini-corso di “Avvicinamento all’assaggio del vino” a cura
dell’AIS Napoli. Il sommelier Franco De
Luca ha illustrato la tecnica di degustazione Ais, composta da esame visivo
(atto a valutare limpidezza, colore e consistenza), esame olfattivo (volto a
valutare intensità del profumo e complessità) ed esame gustativo (per valutare
le componenti di morbidezza e di durezza). In sostanza, le tre fasi della
degustazione devono essere coerenti tra di loro; le coerenze sono un indicatore
di qualità del vino e fanno sì che non stanchi ad assaggi successivi.
Franco De Luca |
La qualità in un vino è determinata
dal tipo di uva utilizzato e dalla lavorazione, che, se ben eseguita, consente
di conservarne la ricchezza di profumi.
La Piramide Alimentare
Mediterranea consente il consumo di vino, con moderazione e secondo le
abitudini sociali.
Siamo quello che mangiamo. Chi si
ama, segua la Dieta Mediterranea.
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