Ciro Coccia non lascia e… raddoppia! Senza abbandonare l’insegna di
famiglia in via Mancini a Napoli, quella gloriosa pizzeria Fortuna in cui si è formato anche il fratello Enzo Coccia ben noto ai buongustai, l’astro in ascesa Ciro ha
ampliato il suo raggio d’azione. È a circa tre mesi fa infatti che risale
l’apertura della sua nuova impresa da solista a Pozzuoli, che, in una sorta di continuum, ha battezzato La Dea Bendata. Scaramanzia?
Buon auspicio? Fatto sta che per giunta il nuovo locale riluce di un rosso
brillante, dalle pareti alla mise en place, briosamente accostato a un bianco
smagliante.
La sala è disseminata di
tantissimi prodotti d’eccellenza, che, insieme agli slogan che ornano le mura
(“Pizza fortuna… …e qualità”, “Tra tradizione… e innovazione”), sottolineano
che la ricetta di base (l’impasto, per intenderci) è quella della nonna, ma per
i condimenti l’orientamento è ben preciso: la qualità prima di tutto!
Sulla cassa campeggia in bella
mostra il volume “Pizza”, che la giornalista Alba Pezone e la fotografa
Laurence Mauton hanno dedicato al lavoro dei migliori pizzaioli di Napoli, e in
particolare a quello dei due fratelli Coccia e al friggitore Enzo Piccirillo.
Passiamo al capitolo assaggi (e
qui, si sa, siamo ferrati). Civettuola la cornucopia di pasta fritta che
contiene i frittini, sfiziosi, saporiti e asciutti: montanarine, calzoncini,
frittelle di cavolfiore, crocchè di patate a pasta gialla e arancini di riso
allo zafferano, tutti arricchiti con provola e ricotta di bufala e pepe del
Vesuvio.
La Cornucopia |
Calzoncino fritto con ricotta di bufala |
Arancino di riso allo zafferano |
Sua maestà la pizza è a regola
d’arte: impasto a lievitazione lenta, stesura e cottura senza sbavature,
ingredienti selezionatissimi a sormontare il disco di pasta. Il rampollo di
casa Coccia non solo ha imparato bene la lezione, ma ha anche uno staff
competente a coadiuvarlo, sia al forno, sia in sala.
a destra: Ciro Coccia |
Ci siamo lasciati tentare da due
pizze “innovative”, la Pizza
bianca con zucca (fior di latte, zucca, olio extravergine Dop “Le Tore”, pecorino
di Norcia in sostituzione del previsto Provolone del monaco Dop) e il Ripieno
con scarole (provola di bufala campana Dop, scarole cotte, olive nere di Gaeta,
alici di Cetara, capperi, Grana Padano grattugiato), entrambe egregie.
Pizza bianca con zucca |
Ripieno con scarole in preparazione |
Ripieno |
Ripieno con scarole |
Qui non mancano neanche le
coccole finali: le Ciambelline fritte di pasta pizza guarnite con cioccolato
fondente artigianale sono un peccato di gola al quale è impossibile resistere!
Ciambelline fritte con cioccolato fondente artigianale |
La sezione beveraggi propone
birre artigianali, i vini delle cantine flegree Grotta del Sole e i liquori
dell’Antica Distilleria Petrone.
Rallegratevi, puteolani: la regina della gastronomia campana
ha trovato la sua Dea.
La
Dea Bendata
Corso Umberto I, 93 - Pozzuoli, Napoli
tel. 081/19189636
ENGLISH
VERSION
Ciro Coccia doesn’t leave and doubles! Without abandoning the family
restaurant in Naples,
that glorious Pizzeria Fortuna in which the well-known brother Enzo Coccia was
formed, the rising star Ciro has expanded his range. It is about three months
ago that in fact the opening of his new solo venture in Pozzuoli dates back, which, in a kind of continuum, he baptized The Blindfold
Goddess. Good luck? Good omen? The fact is that, moreover, the new restaurant
glows a bright red, from the walls to the mise
en place, cheerfully matched with a brilliant white.
The room is littered with many excellent products, which, along with the
slogan adorning the walls (“Pizza luck... ...and quality”, “Between tradition…
and innovation”), emphasize that the basic recipe (the dough) is that of the
grandmother, but the orientation for condiments is well-defined: quality first!
On the counter stands the volume “Pizza”, which the journalist Alba Pezone and
the photographer Laurence Mauton dedicated to the work of the best pizza makers
in Naples, and in particular to that of the two Coccia brothers and the fryer
Enzo Piccirillo.
Let’s move on to chapter tastings (and here, you know, we are well up on).
Frivolous the cornucopia of fried dough that contains the mixed fry, delicious,
tasty, dry: montanarine, calzoncini, cauliflower fritters, croquettes of yellow
potatoes and saffron rice balls, all enriched with buffalo cheese and ricotta
and pepper from Vesuvius. Her Majesty the pizza is in a workmanlike manner:
slow rising dough, preparing and cooking without smudging, carefully selected
ingredients to overcome the disk of dough. The scion of Coccias has not only
learned the lesson well, but also has a professional staff to assist him,
either at the oven or in the room.
We have been seduced by two “innovative” pizzas, the White Pizza with
pumpkin (fior di latte, pumpkin, olive oil PDO “Le Tore”, pecorino di Norcia in
place of the expected Provolone del Monaco DOP) and the Filling with escarole (provola
di Bufala Campana DOP, cooked endive, Gaeta black olives, anchovies from Cetara,
capers, grated Grana Padano), both egregious.
Here you find also a cuddling end: fried doughnuts topped with artisan dark
chocolate are a temptation to which it is impossible to resist!
The drinks section offers craft beers, wine by winery Grotta del Sole and spirits
by Antica Distilleria
Petrone.
Rejoice, Puteolans: Queen of the Campania
gastronomy has found her Goddess.
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