Che la birra sia sempre di più la
compagna dei nostri pasti è sotto gli occhi di tutti gli appassionati del buon
cibo e del buon bere. Dai banconi di pub e paninoteche, la birra di qualità è
approdata nei menu dell’alta ristorazione italiana, con selezioni sempre più studiate
e accurate.
È in questo
contesto di rinnovamento e di abbinamento a tutto pasto tra cibo e birra che si
collocano le nuove birre dell’azienda tedesca Riegele. La storica azienda - fino ad oggi produttrice solo di
birre tedesche in purezza - ha inaugurato l’anno con il nuovo microbirrificio Riegele BierManufaktur, completamente dedicato alle diverse culture della
birra in Europa. Ne sono risultate otto nuove tipologie in bottiglia,
differenti da quelle già in produzione in termini di gradazione alcolica, profumi,
sapori, luppoli e parte fruttata.
Per presentare in anteprima
nazionale al pubblico italiano le otto nuove birre di casa Riegele, la Gma
Import Specialità
di Giuseppe Acciaio ha organizzato
un evento in grande stile il 26 febbraio presso il Grand Hotel Moon Valley di Vico Equense.
Un numeroso pubblico di
ristoratori, specialisti del settore e bloggers ha potuto assaggiare la nuova
linea di birre in abbinamento con la cucina dell’alta ristorazione: otto chef
campani hanno proposto altrettante ricette appositamente ideate e realizzate
per le otto novità in bottiglia della Riegele.
La lunga maratona, condotta dal giornalista
Vincenzo D’Antonio, ha visto
alternarsi sul palco il mastro birraio proprietario della Riegele Sebastian Priller, i responsabili
delle vendite dell’azienda tedesca, il Bier Sommelier della Gma Import
Specialità Gilberto Acciaio, i
neodiplomati Beer Taster formati da quest’ultimo e gli otto chef campani.
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Sebastian Priller |
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La famiglia Acciaio e i responsabili Riegele |
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Consegna degli attestati ai Beer Taster |
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I neo Beer Taster |
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I neo Beer Taster |
Ogni piatto ha previsto
l’utilizzo della relativa birra nella preparazione, oltre all’accompagnamento
in degustazione. Ed ecco quindi quanto passato in rassegna.
Amaris 50, IPA
dall’aroma luppolato, abbinata all’antipasto “Dips e spume” dello chef Mario Avallone del ristorante La
Stanza del Gusto
di Napoli. Un benvenuto da mangiare con le mani, con ingredienti tipici della
penisola sorrentina; sfizioso il mini hamburger di fave, ceci e ananas.
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Dips e spume |
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Vincenzo D'Antonio e Mario Avallone |
Augustus 8, Weizen
Doppelbock dall’aroma di banana matura e caramello, abbinata al “Risotto all’essenza
di cipolla e aria di birra” dello chef Paolo
Gramaglia del ristorante President
di Pompei (Napoli). Piatto profumatissimo con riso Acquerello e cipolla ramata
di Montoro, che resterà in carta al President per un mese.
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Risotto all'essenza di cipolla e aria di birra |
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Paolo Gramaglia |
Robustus 6, Robust
Porter dall’aroma di malti tostati e caffè, abbinata al primo piatto “Tortello
nero di seppia e birra, ripieno di totani e patate su fonduta di provolone del
Monaco” dello chef Giacomo De Simone
de Le Axidie di Vico Equense
(Napoli).
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Tortello nero di seppia e birra, ripieno di totani e patate su fonduta di provolone del Monaco |
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Vincenzo D'Antonio e Giacomo De Simone |
Simco 3, American
IPA dall’aroma fruttato, abbinata al secondo piatto di pesce “Tarallo caldo e ’O bror ’e purp” dello
chef Mimmo Molaro del People Wine di Somma Vesuviana (Napoli).
Un classico partenopeo rivisitato con ironia.
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Tarallo caldo e 'O bror 'e purp |
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Vincenzo D'Antonio e Domenico Molaro |
Ator 20, Bock dall’aroma
tostato con note di caramello, abbinata al secondo piatto di carne “Brasato
alla birra di maiale di cinta senese” dello chef Tommaso Di Meo del ristorante Abraxas
di Pozzuoli (Napoli). Consistenza scioglievole per un piatto dal gusto
intenso, perfettamente bilanciato dall’amaro e dall’agro delle puntarelle.
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Brasato alla birra di maiale di cinta senese |
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Nando Salemme e Tommaso di Meo |
Auris 19, Helles
Bock dall’aroma di noce e malto, abbinata al “Cervo in crosta di pinoli, salsa
ai lamponi, pera cotta e nocciole” dello chef Giuseppe Iannotti del ristorante stellato Krèsios di Telese Terme (Benevento). Selvaggina scozzese per il
creativo chef sannita coadiuvato dal collaboratore giapponese Tadashi Takayama.
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Cervo in crosta di pinoli, salsa ai lamponi, pera cotta e nocciole |
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Giuseppe Iannotti e Tadashi Takayama |
Dulcis 12, Strong
Ale dall’aroma di frutta caramellata e miele, abbinata al semifreddo
“Tartelletta mela annurca e noci con gelato alla birra” dello chef Raffaele Vitale del ristorante stellato
Casa del Nonno 13 di Sant’Eustachio di Mercato San Severino (Salerno).
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Tartelletta mela annurca e noci con gelato alla birra |
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Raffaele Vitale |
Noctus 100,
Stout dall’aroma di malti tostati, cioccolato e caffè, abbinata al dolce
“Passion Beer” della chef Roberta Argenio del Pub Gourmet Maracanà di Castellammare di Stabia
(Napoli). Birra utilizzata in due modi per questo dessert, sia nella bavarese
(al posto del latte) che nella gelatina di copertura.
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Passion Beer |
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Vincenzo D'Antonio e Roberta Argenio |
Fin qui, il resoconto di quanto
accaduto sotto gli occhi degli ospiti.
Ma cosa è successo dietro le
quinte…?
Beh… Essere una blogger mi ha
dato l’opportunità di sviluppare nel tempo capacità intrufolatorie non comuni;
armata della mia reflex, ho braccato gli chef nelle cucine, nella zona dedicata
all’impiattamento e nell’area relax a loro riservata. E ho potuto osservare
compiaciuta collaborazione e condivisioni, estorcere segreti di ricette,
chiedere di posare nonostante stanchezza e confusione… e tutto questo senza che
alcuno di loro abbia mai mostrato segni di insofferenza o di irritazione.
Momenti di lavoro di squadra
rubati, di storie dietro il piatto che sono felice di raccontare: la realizzazione
della schiuma di birra di Paolo Gramaglia perfezionata con il contributo del
fotografo/amateur chef Luciano Furia, la marinatura a freddo
del cervo con timo e bacche di ginepro di Giuseppe Iannotti, l’impiattamento
collettivo con consigli reciproci da parte degli otto chef, i cuochi e i
professionisti non di brigata (come Mirko Balzano e Michele Mazzola) venuti
appositamente ad aiutare i protagonisti dell’evento…
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Mario Avallone e Giuseppe Iannotti |
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Paolo Gramaglia e Giacomo De Simone |
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Paolo Gramaglia |
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Luciano Furia |
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al centro: Michele Mazzola |
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al centro: Domenico Molaro, Roberta Argenio e Tommaso Di Meo |
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La marinatura del cervo |
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Tadashi Takayama e Giuseppe Iannotti |
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Giuseppe Iannotti |
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Chef all'opera |
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Mirko Balzano |
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Giuseppe Iannotti |
Ancora una volta, grazie a tutti
coloro che lavorano con pazienza e con passione per rallegrare i palati di noi
assatanati del gusto, per avermi dato la possibilità di assaporare nuove
delizie ma anche di mostrare un backstage
diverso dai soliti ;-)