Bisogna proprio essere
determinati ad andarci, all’Osteria
Arbustico. Non ci si può capitare per puro caso.
Destinazione Valva, piccolo
centro nell’alta Valle del Sele, a 500 metri sul livello del mare.
Ad attendervi, un bel casale
ristrutturato e accogliente, magione dei fratelli Cristian e Tomas Torsiello.
In questo ambiente rustico ma sapientemente
ammodernato, la sala d’entrata offre una piacevole vista sui monti circostanti.
La cucina di Cristian Torsiello è
essenziale, rurale il tanto che basta, arricchita dalle tante esperienze
maturate presso grandi nomi della ristorazione italiana (tra gli altri, Niko
Romito e Gennaro Esposito, che recentemente lo ha definito “il giovane chef
campano sul quale puntare maggiormente, con cucina di carattere e idee originali”).
Torsiello è spesso impegnato in grandi eventi gastronomici, anche in compagnia
del gruppo di giovani colleghi “Amici per le padelle” che annovera talenti
molto più che emergenti del panorama culinario regionale.
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Cristian Torsiello |
La nostra visita è avvenuta a cavallo
del cambio stagionale del menu primavera/estate.
Accanto a un buon assortimento di
pani di produzione propria (Pane di segale, multicereali, focaccia patate e
rosmarino, cialda di farina di ceci, taralli di Valva), ci è stato inizialmente
servito un assaggio di benvenuto molto indicativo sullo stile delle pietanze a
seguire: Parmigiana di melanzane in versione finger e Cannoncini di farina di
castagne con limone e mousse di fegatini di pollo. Territorialità e creatività
al tempo stesso.
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Pani e taralli di Valva |
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Benvenuto: Parmigiana di melanzane e Cannoncini con mousse di fegatini di pollo |
Appena entrata in carta, la Zuppetta di ricotta e
acciughe, bel connubio tra bufala e mare, ricco di erbe aromatiche, note
balsamiche e il tocco del pomodoro confit.
Quasi un classico invece la Trota marinata leggermente
affumicata con cavolfiore e arancia.
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Zuppetta di ricotta e acciughe |
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Trota marinata leggermente affumicata con cavolfiore e arancia |
Corposi e delicati al contempo i
primi home made, gusto pieno a farla da padrone.
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Tortelli di agnello, crema di piselli e olive nere |
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Cavatelli alle rape rosse, ragù di faraona, parmigiano e tartufo nero di Colliano |
Da manuale la
Guancia di manzo brasata all’aglianico.
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Guancia di manzo brasata all’aglianico |
Relativamente ai dolci, si resta prevalentemente su terreni
già noti.
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Cannolo, ricotta, limone e arancia |
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Crema bruciata alla vaniglia |
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Dolcezze finali |
La cantina è piuttosto contenuta;
il conto finale è talmente misurato da invogliare (oltre alla cucina,
naturalmente) a una visita successiva.
Non vi resta che partire alla
volta del salernitano, alla ricerca di questa meta lontana ma sorprendente.
Osteria Arbustico
Contrada Deserte – Valva, Salerno
tel. 0828/796266
ENGLISH VERSION
You really must be determined
to go to Osteria Arbustico. You can not get there by accident.
Destination Valva, a small town in the upper Valle del Sele, 500 meters above sea level.
Waiting for you, a nice and cozy renovated farmhouse, mansion of brothers Cristian and Tomas Torsiello.
In this rustic but tastefully modernized setting, the entrance
hall offers a pleasant view of
the surrounding mountains.
The cuisine of Cristian Torsiello is essential, rural the just
enough, enriched by the many
experiences at the
great names of Italian restaurants (among others, Niko Romito
and Gennaro Esposito, who recently called him “the young chef of Campania
on which to
focus most, with cuisine rich of character and original ideas”). Torsiello is often involved
in great gastronomic events, even
in the company of a group of young
colleagues called “Friends of pans”
that includes emerging talents of the regional
culinary landscape.
Our visit took place at the turn of the seasonal change of spring/summer menu.
In addition to a good selection of home-made
breads (rye bread, grains, potatoes and rosemary focaccia, wafer made of
chickpea flour, Valva bagels), there was initially served a Welcome taste indicative of the style of the dishes to follow: finger Eggplant Parmigiana and Cannoli made with chestnut flour, stuffed with lemon mousse and chicken livers. Territoriality and creativity at the same time.
Just come into the paper, the Soup with ricotta cheese and anchovies, nice blend
of buffalo and sea, rich in herbs, balsamic
notes and a touch of confit tomato. Almost
a classic instead the Marinade lightly smoked trout
with cauliflower and
orange.
Full-bodied and delicate at the same time the pasta dishes, full flavor to rule.
Excellent the Beef cheek braised with Aglianico.
About the desserts, they remain mostly on an already
known land.
The cellar is rather limited; the final bill is so measured
that entice you (in addition to the cuisine, of course) to a subsequent visit. You just have to leave for the Salerno area,
in search of this distant but surprising destination.