L’insegna è visibile dalla
strada, ma l’ingresso vero e proprio del locale è un po’ più all’interno.
I Tigli è la creatura di Simone
Padoan, il pizzaiolo veneto che da anni porta avanti un percorso di “pizza
gourmet”, intesa come trait d’union
tra un piatto nato come povero e l’alta cucina, che abbina un disco di pasta
lievitato naturalmente a condimenti di estrema qualità.
In questo “Luogo dove la
lievitazione naturale assume nuove forme” (come recita il menu), insignito del
massimo riconoscimento da parte della guida Pizzerie d’Italia 2014 del Gambero
Rosso, c’è una grandissima cucina a vista che consente di osservare il lavoro
della brigata, specialmente se ci si siede al lungo banco con gli sgabelli alti
posizionato proprio di fronte (come abbiamo fatto noi).
La cucina de I Tigli |
Due forni, uno elettrico
e l’altro a legna. Tante “basi” di impasto alla romana preparate in successione
da Padoan, che stende delicatamente i panetti gonfissimi e pieni di bolle sul
piano cosparso di semola, irrora i dischi con olio e li infila nel forno
elettrico, facendoli poi riposare a testa in giù dopo la cottura.
Simone Padoan |
Veniamo accolti da pizza al
trancio come benvenuto.
Pizza al trancio |
Decidiamo di osare. Del resto, siamo
venuti per provare qualcosa di completamente diverso, tanto vale lanciarsi
proprio su ingredienti assolutamente inconsueti per noi, abituati alla pizza
napoletana.
Qui la pizza è generalmente
servita a spicchi, e a pranzo c’è la possibilità di scegliere, oltre alla pizza
intera che ne comprende otto, anche solo metà pizza (ovvero quattro spicchi)
con insalata.
Per noi, dunque, pizze particolarissime:
Carbonara di Capesante, finferli e maionese di corallo, e Focaccia di pan
brioche con foie gras, roast d’anatra, misticanza selvaggia al balsamico,
porcini grigliati, nocciole salate e chips di parmigiano.
Carbonara di Capesante, finferli, maionese di corallo |
Focaccia di pan brioche con foie gras, roast d’anatra,
misticanza selvaggia al balsamico,
porcini grigliati, nocciole salate e chips
di parmigiano
|
Una corposa carta di vini, birre
e bevande completa degnamente sapori tanto preziosi e ricercati.
Così come la carta dei dessert,
che non ha nulla da invidiare a quelle della ristorazione d’alto livello.
“Idea di Rocher”...Chiamalo Ambrogio...:
Cremoso alla nocciola,
cialda di biscotto e nocciole tritate, spuma al
cioccolato
|
Finanche l’ottimo caffè è indice
di cura del particolare. Viene servito insieme a un cubetto di panettone della
casa, che può essere acquistato qui in varie versioni (in questo periodo,
panettone estivo al limone e focaccia con albicocche) insieme a pane, farina e,
appunto, al caffè in polvere di una torrefazione veneta.
Un’esperienza degustativa
decisamente peculiare nel suo insieme e assolutamente da provare. Da affrontare
con spirito di intraprendenza e da considerare come pasto in senso pieno,
tenendo anche conto dei costi “importanti” più assimilabili a quelli di un ristorante
che allo street food.
I Tigli
Via Camporosolo 11 – San Bonifacio, Verona
tel. 045/6102606
ENGLISH
VERSION
The sign is visible from
the street, but the real entrance
of the restaurant is a bit more inside.
I Tigli is the brainchild of Simone Padoan, the Venetian
pizza chef who has been pursuing a path of “gourmet pizza”, meant as a trait d’union between a dish born
as poor and
haute cuisine, which combines a disc of
leavened naturally dough
with high-quality toppings.
In this “Place where the natural leavening assumes new forms” (as stated in the menu), awarded the highest
recognition by the Guide of Italian Pizzerias
2014 by Gambero Rosso,
there is a large open kitchen that
allows you to observe the work of the brigade,
especially if you sit at the long
counter with high stools positioned right in front (as we did). Two ovens, one electric and the other wood-burning. Many “bases” of “Roman dough style” are prepared in succession
from Padoan, which stretches gently the
swollen and full-of-bubbles dough
balls on the worktop sprinkled with bran, irrigates
discs with oil and puts them in the oven,
leaving them stand upside down after cooking.
We are greeted by pizza
by the slice as welcome.
We decide to dare. Moreover,
we have come to try something completely
different, it’s better to stand on
ingredients absolutely unusual for us, accustomed to the Neapolitan pizza.
Here the pizza is
usually served in slices, and at lunch there is the
option to choose, as well as the whole
pizza that includes eight,
although only half pizza (four slices)
with salad.
For us, therefore, very special pizzas: Scallop
Carbonara, chanterelle mushrooms and coral mayonnaise, and
Focaccia brioche with
foie gras, roast duck,
wild mesclun with
balsamic vinegar, grilled porcini, salted nuts and chips of Parmesan cheese.
An extensive selection of wines, beers
and drinks worthily integrates so valuable and sophisticated flavors.
The dessert menu has nothing to envy to
those of the restoration of
a high standard.
Even the good coffee is a sign of attention to detail. It is served with a
cube of home made Panettone, which
can be purchased here in various versions (in this period, lemon
summer Panettone and
Leavened Cake with apricots)
along with bread, flour and, of course,
the coffee powder
by a Venetian torrefaction.
Definitely, a unique and
must-try tasting experience. To deal
with a spirit of initiative and to consider as a meal in
the full sense, taking into account the “significant” costs more similar to those of a restaurant than
street food.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.