È tra i nostri luoghi del cuore.
Un rifugio dove sentirsi in pace col mondo, respirare una natura incontaminata
e mangiare alla grandissima! Un posto dove tornare mille e più volte, per
godere dei cambiamenti del panorama con il trascorrere delle stagioni, e di
conseguenza anche di ciò che finisce nei piatti. Il fertile orticello a 30 metri dal ristorante
costituisce infatti la dispensa naturale dello chef patròn Francesco Fusco e di sua moglie Diana.
Parliamo de Il Moera, la struttura nella campagna di Avella che con la sua
calda accoglienza e la cucina che coniuga abilmente tradizione e creatività
coccola i propri ospiti e invoglia a reiterate visite successive.
Approfittando delle verdure
tardo-autunnali generosamente offerte dall’orto biologico, i padroni di casa,
con la collaborazione della giornalista
Laura
Gambacorta, venerdì 21 novembre hanno messo in piedi una serata interamente
improntata sul tema “minestra maritata”. Un classico della tradizione
gastronomica campana, servito spesso e volentieri durante le feste natalizie,
che vanta innumerevoli varianti a seconda dell’area territoriale o del gusto
personale di chi lo prepara.
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Laura Gambacorta e Francesco Fusco |
Fumante, avvolgente, corposa: un
vero comfort food ante litteram.
Francesco l’ha proposta in due
versioni, alla napoletana e alla maniera irpina (da qui il titolo della cena,
che gioca sulla posizione strategica di Avella, a metà strada tra le province
di Napoli e di Avellino). Comune per entrambe la base utilizzata: piccoli
germogli e verdure dell’orto di casa (tra cui bietolina, cicoria, borragine,
verza), brodo e sfilacci di gallina, soffritto di salame, lardo e muscolo di
vitello.
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Francesco Fusco |
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Minestra maritata napoletana |
Nella variante irpina, è stato
aggiunto del cotechino artigianale prodotto a Trentola Ducenta, che ha regalato
all’insieme un gusto più deciso.
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Minestra maritata irpina |
Come già ripetuto in più
occasioni, Francesco si destreggia con uguale perizia in tutte le preparazioni,
dagli antipasti alla pasta fresca, dalla carne al pesce fino ai dolci. Ecco
perché non ci ha sorpreso affatto scoprire che fa anche ottime pizze rustiche.
Morbida e gustosa sia quella con scarole, uvetta e pinoli, sia quella con
salumi e formaggi.
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Pizze rustiche |
La minestra in entrambe le
versioni è stata adoperata anche come fondo di accompagnamento per i Tortellini
maritati, dalla sfoglia sottilissima, ingentiliti da fiori eduli.
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Tortellini maritati |
Apprezzatissimo il Baccalà, con minestra
ed emulsione al limone. Sapido al punto giusto, tenero e sugoso grazie alla
cottura a bassa temperatura, guarnito da una freschissima emulsione di olio,
limone e albumina della pelle del baccalà.
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Baccalà, minestra ed emulsione al limone |
I piatti sono stati abbinati ai
vini irpini dell’azienda Antichi Coloni,
presente con due versioni di aglianico: Vinicius Aglianico Campania Igt 2011 e
Natu Maior Aglianico Irpinia Rosso Doc 2008.
Davvero una gran bella scoperta i
vini di questa piccola cantina di
Raffaele
Santoro, una vera chicca. Il Vinicius è particolarmente morbido nella
bevuta rispetto ad altri aglianico, mentre il Natu Maior, che oltre alla
barrique fa l’affinamento anche in tonneaux di rovere francese, ha un gusto più
tendente verso il legno.
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Laura Gambacorta e Raffaele Santoro |
In una giornata di fine autunno non
potevano mancare le caldarroste, che con il camino acceso e un buon calice di
rosso stanno sempre bene.
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Il camino del Moera |
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Pasquale Pesce con le caldarroste |
Una cena impeccabile
nell’esecuzione, accorta nel servizio supervisionato da Diana e dal clima così
intimo e ospitale da compensare i quattro gradi centigradi della temperatura
esterna!
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Diana Fusco |
Al di là della location bucolica
e della naturale propensione dei padroni di casa alla cortesia e al
ricevimento, non finiremo mai di sottolineare l’importanza della filiera
cortissima, che consente di portare in tavola i prodotti coltivati con le mani
amorevoli dei titolari stessi, e della passione autentica e genuina di
Francesco per la cucina. Raramente abbiamo riscontrato una tale dedizione,
anche in chef più titolati o con esperienze importanti alle spalle. Francesco
gestisce l’orto, alleva animali, va a caccia, raccoglie tartufi, prepara da sé
i salumi, va in giro alla ricerca di formaggi locali, trascorre ore ed ore ai
fornelli, sempre con un entusiasmo invidiabile.
E i prezzi finali per gli ospiti
sono molto più che ragionevoli!
Continuate così ragazzi!!!
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Pasquale Pesce e Francesco Fusco |
Il Moera
Ristorante-orto
Via delle Centurie – Avella, Avellino
tel. 081/8252924
Pasticceria Pesce
Via Mons. P. Guerriero, 1 –
Avella, Avellino
tel. 081/8251557
Antichi Coloni
Contrada Salici – Paternopoli,
Avellino
tel. 347/2563997
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